Autore: Federica Lai il 17/09/2015 15:35
Via libera al nuovo regolamento della Consulta comunale delle associazioni dei disabili, ma il tema divide una parte del centrosinistra in Comune. A puntare il dito contro è il consigliere Enrico Lobina, Sardegna Sovrana, che accusa il dirigente e la maggioranza, di cui fa parte, di aver ostacolato il suo emendamento, poi ritirato, che avrebbe portato a una maggiore partecipazione delle associazioni dei disabili. In primis l’obbligo, per Giunta e Consiglio, “di collaborare con la Coadi all’elaborazione di proposte di deliberazione che hanno attinenza con le tematiche dell’handicap e dell’invalidità civile”, e in secondo luogo, “nel caso di non accoglimento delle osservazioni – chiedeva Lobina nell’emendamento – l’obbligo di motivarle”. Il dirigente dà il parere negativo solo per il secondo punto ma il consigliere decide di ritirare il documento e, insieme a Forza Italia, vota contro la delibera.
ADVERTISING
“In questo modo il centrosinistra fa solo falsa partecipazione – accusa Lobina – Ma ci sono anche altre due novità gravi. La prima è che vengono eliminati i contributi alle spese di funzionamento, mille euro all’anno: se oggi il presidente della Consulta dei disabili non può pagare di tasca sua per andare a Sassari o a Roma per un incontro non ci può andare. La seconda è che col regolamento tutte le cariche vengono azzerate, e si procede al loro rinnovo proprio subito prima delle elezioni. Perché?”. A replicare dagli stessi banchi della maggioranza è Fabrizio Rodin, presidente della commissione Politiche sociali. “Stiamo lavorando al regolamento da circa un anno e mezzo – spiega – e il consigliere Lobina si è interessato dell’argomento solo due settimane fa: per caso vuole creare un caso politico in vista delle prossime elezioni? Il regolamento prevede la partecipazione delle associazioni per ogni atto che li riguardi, e la stessa Consulta può proporre atti in Consiglio. Io per primo ho firmato l’emendamento che poi lo stesso Lobina ha ritirato nonostante una parte avesse avuto il parere positivo del dirigente. Non capisco il motivo del ritiro, ma soprattutto mi chiedo perché il consigliere da tempo non partecipa più alle riunioni di maggioranza: se non ne fa più parte abbia la coerenza di dirlo”.