COMUNE. Corsa contro il tempo: l'iter deve essere concluso entro marzo dell'anno prossimo
Oggi previsto il voto del Consiglio sul Piano particolareggiato
L'argomento è di quelli scottanti, di quelli che cambieranno radicalmente la città. Slitta a oggi la votazione in Consiglio comunale del Piano particolareggiato del centro storico. Il voto, previsto per la settimana scorsa e poi rimandato per l'alluvione, era previsto per ieri, ma interrogazioni, emendamenti e subemendamenti hanno richiesto più tempo del previsto, costringendo il presidente Ninni Depau ad aggiornare a oggi la votazione. Il tempo è il vero avversario da battere: l'iter burocratico deve essere concluso entro marzo dell'anno prossimo, prima della programmazione dei comizi elettorali.
IN AULA Pochi i dubbi - a sentire anche gli interventi dei consiglieri d'opposizione che si asterranno - sull'approvazione del piano. Di certo c'è che la Municipalità di Pirri (interessata dal progetto) si è già pronunciata: in una riunione del 29 settembre, 11 consiglieri si sono espressi positivamente, 7 si sono astenuti. Il primo a intervenire in aula il consigliere di Ncd Anselmo Piras. «Mi asterrò dalla votazione. Non ci sentiamo di bloccarlo: è meglio di niente. Non condividiamo il Piano perché è stato elaborato nelle stanze segrete dell'assessorato, senza un nostro reale coinvolgimento. C'è stata una caduta di stile nei confronti del professor Deplano, autore del precedente Piano». Pronta la replica di Davide Carta (Pd): «Il Piano segna un punto nella politica della programmazione. Abbiamo studiato edificio per edificio del centro storico e non, come nel precedente, isolato per isolato. Dobbiamo confrontarci con i Comuni dell'area vasta e aprire un tavolo con Regione e Università per capire come gestire grandi strutture: Buoncammino non deve essere la fotocopia della Casa dello studente dell'Ersu di via Roma, chiusa e abbandonata».
POCA DISCUSSIONE Polemico l'intervento di Maurizio Porcelli (Pdl): «È interessante vedere come il piano della capitale della cultura parli dell'Anfiteatro. Sono ben chiare le condizioni di degrado: discarica di lavatrici, copertoni e rifugio di sbandati. È il simbolo del niente che avete fatto in 4 anni». Il sindaco Massimo Zedda predica condivisione: «È indispensabile che il Piano del centro storico sia conosciuto e partecipato. Vogliamo chiudere il percorso entro l'anno, dopo che tutte le osservazioni sono state sviluppate, così come accaduto per il lungomare del Poetto. Il Piano non è una fotocopia che non può essere modificata, non è blindato. Il nostro problema - dice rispondendo alle contestazioni - è il patto di stabilità che blocca lavori per 30 milioni».
NUOVI POSTI DI LAVORO Su proposta dell'Assessore Anna Paola Loi, la commissione del Personale ha approvato la delibera che consentirà di assumere 31 per 11 mesi.
Andrea Artizzu