Autore: Federica Lai il 07/10/2015 20:56
Via libera del Consiglio comunale al Piano particolareggiato del centro storico di Cagliari e Pirri. Dopo mesi di lavoro e correzioni lo strumento di pianificazione della parte storica della città viene adottato: la vera scommessa ora è l’approvazione definitiva entro la fine della consiliatura, dopo l’analisi delle osservazioni che verranno presentate nei prossimi sessanta giorni. “Finalmente avremo una pianificazione valida per i prossimi decenni sia a Cagliari e indirettamente in tutta l’area vasta - ha spiegato in Aula il presidente della commissione Urbanistica, Andrea Scano – Un piano non rigido e che potrà essere migliorato in futuro”. Plauso della maggioranza che ha votato compatta il documento con 22 voti favorevoli, astensione, invece, da parte del centrodestra e del consigliere di Sardegna Sovrana Enrico Lobina. Voto contrario di Paolo Casu: “avete avuto quattro anni di tempo per fare un documento valido, invece avete preferito non coinvolgere il Consiglio e le commissioni”.
Il dibattito. “Un piano calato dall’alto – ha detto il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Farris – che se da un lato ha censito in maniera puntuale la città, dall’altro non tiene conto dei problemi e tantomeno propone soluzioni. Ci asterremo dalla votazione solo perché non vogliamo ostacolare lo sblocco di una situazione per troppo tempo ingessata”. Soddisfatto il capogruppo del Pd, Davide Carta: “questo è un grande passo in avanti per l’amministrazione, ora verranno raccolte le osservazioni per integrare e correggere il piano”. “Ma quale passo avanti? – ha replicato Anselmo Piras, Ncd – Il piano poteva essere approvato nel 2011, senza perdere quattro anni per farne un altro”. “Ci sono alcune perplessità che potranno essere eliminate con le osservazioni – ha precisato Giovanni Dore, Sardegna Pulita – L’unico rammarico è non aver potuto portare in approvazione anche il nuovo Puc in adeguamento al Ppr”.
Valorizzazione dei vuoti urbani. Via libera dell’Aula anche a un ordine del giorno presentato da Claudio Cugusi, La Base, e condiviso da gran parte della maggioranza. “Perché non pensare ai vuoti urbani come degli spazi da valorizzare e destinare alla socialità? – ha detto – Per esempio si possono realizzare delle aree di sosta e ricarica per le auto elettriche, oppure delle isole ecologiche interrate o dei silos per la raccolta differenziata, ovviamente armonizzati con il centro storico. Ma anche delle aree per lo sport, dagli spazi per il fitness ai campetti playground”.