EXPO 2015. Ieri sera a Cagliari la prima, repliche sino a venerdì. Poi al Piccolo Teatro
L 'orrore e lo strazio che ritmano la storia del mondo, le paure con cui si impara, forse, a convivere, fanno da sfondo a un viaggio nei sentieri dell'anima che attraversano un paese lontano. Prima di sbarcare al Piccolo di Milano, all'interno della programmazione pensata per l'Expo 2015, “Incendi” di Wajdi Mouawad, produzione firmata Sardegna Teatro per la stagione 2014/2015, torna in scena al Massimo di Cagliari ancora stasera alle 21 (in replica domani alle 16.30 e venerdì alle 10.30).
Mouawad affida la storia a due gemelli, Jeann e Simon, che scoprono di avere un padre che credevano morto e un fratello sottratto alla madre Nawal appena nato. Da qui la necessità del viaggio che aprirà le porte del mistero e della loro origine, mistero appena accennato durante la lettura del testamento lasciato dalla madre che include due lettere da consegnare. Un percorso duro, aspro, che non può prescindere dalla guerra, dall'annientamento della dignità che comporta, compiuto sulle orme della madre e, soprattutto, di se stessi. Guido De Monticelli ha messo mano alla tetralogia che l'autore canadese nato in Libano ha dedicato alla memoria per ricordare e far rivivere il clima della guerra in Medioriente e sul palco, il regista, fa rivivere anche lei, Nawal, e la sua storia verrà snocciolata in maniera simmetrica a quella dei due ragazzi intenti a ripercorrere le tracce di una famiglia sgretolata.
La storia di “Incendi” ha ispirato anche Denis Villeneuve che, nel 2010, ha realizzato “La donna che canta”, in lizza come miglior film straniero agli Oscar dell'anno successivo. Da una parte una mamma, considerata disonorata, alla ricerca disperata del suo bambino e dall'altra i due figli impegnati a dare un volto al padre e al fratello mai conosciuti. Nel mezzo, incomprensioni e ferite dell'anima e anche gli stessi scarti generazionali uguali in ogni parte del mondo. A dare vita ai personaggi - nella traduzione di Caterina Gozzi, con i costumi di Stefania Grilli, le luci di Loïc François Hamelin, la scenografia di Fausto Dappiè e le musiche di Alessandro Olla - sono Maria Grazia Bodio, Lia Careddu, Corrado Giannetti, Paolo Meloni, Isella Orchis, Marta Proietti Orzella, Cesare Saliu, Giorgia Senesi, Marco Spiga, Maria Grazia Sughi, Luigi Tontoranelli, Agnese Fois, Leonardo Tomasi.
Grazia Pili