Rassegna Stampa

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Abbanoa, 600 mln di investimenti in 3 anni: “Ossigeno per le imprese sarde”

Fonte: web sardiniapost.it
15 ottobre 2015

 

Seicento milioni di investimenti nei prossimi tre anni, un monte di risorse che darà ossigeno alle imprese sarde con una previsione di 10 mila nuovi posti lavoro. Ne è convinta Abbanoa che oggi ha presentato alle aziende, associazioni e professionisti il suo piano triennale. Il gestore del servizio idrico integrato che insieme all’Anas, lo scorso anno, è stato identificato come uno dei maggiori investitori in Sardegna, punta a rinnovare le tubazioni, ad ampliare e adeguare la rete fognaria e gli impianti di depurazione e potabilizzazione. Nel frattempo l’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, ha annunciato la nomina di Roberto Silvano, direttore del distretto idrografico della Sardegna, a commissario ad acta per la spesa delle risorse idriche in capo ad Abbanoa. Nel piano dei prossimi tre anni grande attenzione verrà dedicata alla trasparenza. Le risorse, frutto di stanziamenti e fondi regionali e nazionali accumulati negli anni e che fino a ora non si era riusciti a spendere, saranno rese disponibili dopo gare a evidenza pubblica a operatori selezionati sulla base della dimostrata capacità di condurre e finalizzare programmi complessi di infrastrutturazione del territorio. E in previsione della mole di appalti che verranno assegnati, Abbanoa ha già pubblicato due manifestazioni di interesse per far entrare in azienda 19 ingegneri e 18 tecnici tra geometri e periti edili. La società plaude anche all’arrivo del commissario, referente unico per il gestore dell’acqua in Sardegna. “A un anno dallo Sblocca Italia ho chiesto alla Regione un commissario per accelerare: rischiamo di perdere 75 milioni – ha detto l’amministratore unico
 

Alessandro Ramazzotti – Il commissario deve avere innanzitutto poteri ‘acceleratori’ sulle procedure e di verifica delle responsabilità del blocco. In ballo ci sono i fondi ‘Cipe 62’: circa 75 milioni da investire in interventi sull’idrico, potabilizzatori e acquedotti, che senza atti vincolanti rischiano di andare perduti. Al commissario – ha spiegato ancora Ramazzotti – spetterà sovraintendere anche al ‘Cipe 79’, opere sulle reti dei comuni, finanziate con 33 milioni di euro che il governo ha riconosciuto come premialità per le ottime performance nella spesa dei fondi per il miglioramento del servizio idrico integrato”.