Tantissimi gli stranieri anche ad ottobre, bar e ristoranti finalmente aperti anche la domenica, ben 310 strutture ricettive in città: sarà il business del futuro?
Autore: Sergio Atzeni il 19/10/2015 10:17
Solo qualche anno fa a Cagliari vedere i turisti in giro era un’eccezione. Infatti tutti quelli che arrivavano a Elmas o al porto sceglievano di passare il soggiorno in strutture delle località turistiche dell’interno come Pula, Villasimius Costa rei, Forte Village ecc. A Cagliari operavano sempre i soliti hotel che d’estate faticavano ad avere un numero soddisfacente di camere occupate. La domenica Le strade si svuotavano, sia d’estate che d’inverno, e i negozi ermeticamente chiusi e i ristoranti e bar, proprio in quel giorno, usavano osservare la chiusura pomeridiana. Solo il sabato la movida locale creava un certa animazione in special modo in piazza Yenne.
Ora la situazione è radicalmente cambiata perché in città sia d’estate ma anche d’autunno i turisti si fermano e a schiere si notano in circolazione armati di cartina. Bar e ristoranti anche la domenica sono aperti e ospitano un numero di villeggianti soddisfacente e, vedere i tavolini sulla strada, vietati fino a poco tempo fa, con la gente che consuma non era una visione abituale per Cagliari.
Il miracolo sta avvenendo grazie ai voli low cost e soprattutto alla Rayan Air che collega il capoluogo sardo con gran parte dell’Europa. Anche le crociere, grazie ad eventi favorevoli per Cagliari, stanno portando migliaia di turisti che sono anche una propaganda importante per il futuro. Basta cercare su Booking un albergo a Cagliari e sono a disposizione 310 strutture, numero che ha segnato una progressione impressionante rispetto a 10 anni che fa solo impallidire. Allora i turisti arrivano, sta a noi riceverli nel modo migliore offrendo servizi e professionalità, considerandoli un veicolo di propaganda decisivo per lo sviluppo turistico e per questo trattarli nel migliori dei modi. Se poi la movida è un po’ rumorosa cerchiamo di esser tolleranti perché qualcosa anche noi dobbiamo pagare per arrivare a Cagliari città turistica e non dimentichiamoci che solo qualche anno fa il quartiere Marina era praticamente abbandonato e qualche isolato ristorante, frequentato esclusivamente dai cagliaritani, rimaneva aperto mentre la via Roma era diventata praticamente off limits.
Dopo i low cost i cagliaritani si aspettano che una spinta decisiva per la Cagliari turistica arrivi anche dalla prossima Giunta che amministrerà per cinque anni la città perché tanto rimane ancora da fare per valorizzare il grande patrimonio naturale, storico e monumentale del capoluogo della Sardegna che si tramuterebbe in arrivo di un numero sempre maggiore di turisti.