Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Polveri sottili, scatta l'emergenza a Cagliari, San Gavino e Portoscuso

Fonte: L'Unione Sarda
21 ottobre 2015

Superati troppe volte i limiti delle “Pm10”: a rischio anche Assemini, va meglio nel nord dell'Isola

 A Cagliari, San Gavino e Portoscuso il nemico si chiama Pm10: il livello di guardia delle polveri sottili disciolte nell'atmosfera è stato superato decine di volte, contribuendo ad aumentare il grado di inquinamento dell'Isola. A Sarroch e in altre zone industriali invece preoccupa l'ozono: questa sostanza nella «stratosfera», tra e i 15 e i 50 chilometri d'altezza, serve come scudo dai raggi solari, ma più in basso è considerato un agente inquinante particolarmente pericoloso. A metterlo nero su bianco è l'Arpas, che da poco ha pubblicato la sua relazione sulla qualità dell'aria riferita ai dati raccolti nel corso del 2014.
CAGLIARI E DINTORNI Nella zona urbana di Cagliari le centraline di rilevazione (sparse anche a Quartu e Monserrato) hanno fatto scattare l'allarme per il Pm10. Secondo l'agenzia regionale nell'area vasta del capoluogo c'è una «criticità». I valori massimi sono stati superati quaranta volte nel corso dell'anno. Le prescrizioni in materia concedono 35 “sforamenti”. Una situazione simile a quella già segnalata nel 2013, ma in quell'occasione la situazione più preoccupante era a Quartu.
SASSARI E OLBIA Le medie delle aree urbane di Sassari e Olbia sono decisamente migliori. Anche qui le soglie massime di polveri sottili - dovute in gran parte al traffico automobilistico e ai sistemi di riscaldamento come stufe e camini - sono state superate ma solo per un numero di giorni contenuto. Ecco perché per le due città del nord Sardegna gli esperti dell'Arpas certificano una «situazione nella norma per tutti gli inquinanti monitorati».
ASSEMINI E SARROCH Più critiche le condizioni dell'aria nella zona industriale di Assemini. Qui le attività sono particolarmente inquinanti: si va da «una centrale turbogas per la produzione di energia elettrica ai prodotti chimici, ai derivati del fluoro, mattoni refrattari e pneumatici», è scritto nella relazione. Qui oltre al Pm10 c'è da tenere sotto controllo l'anidride solforosa, che ha «concentrazioni orarie e giornaliere sostenute». A Sarroch che da sempre convive con i fumi della Saras, preoccupa il livello di ozono. La soglia massima di sicurezza per la salute umana indicata dalla legge è stata superata 27 volte nelle rilevazioni di una centralina - la più vicina alla raffineria - e 35 volte in quella al centro del paese. Una situazione simile è stata riscontrata a Ottana.
PORTOSCUSO A Portoscuso, nonostante la crisi di molte fabbriche e la realizzazione di un parco eolico, «persistono nell'area industriale le criticità legate all'anidride solforosa, con alcuni superamenti del limite orario, e al Pm10».
I valori sono invece nella norma in un'altra zona industriale della Sardegna, quella di Porto Torres. Qui gli esperti dell'Arpas parlano di un «inquinamento contenuto, stabile rispetto allo scorso anno ed entro la norma».
CAMPIDANO A sorpresa, è l'area del Medio Campidano ad evidenziare qualche problema. In questa zona c'è una «qualità dell'aria critica, per i Pm10 nel centro urbano di San Gavino Monreale». I livelli di guardia sono stati superati 66 volte in un anno.
M. R.