Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«La piscina deve essere riaperta»

Fonte: L'Unione Sarda
22 ottobre 2015

VIALE DIAZ. L'impianto chiuso dal Comune: polemiche sulla perizia. Anedda: scelta ingiusta

Protesta dei triatleti: la chiusura sta rovinando il lavoro di anni

«Una chiusura ingiusta, motivata da una perizia tecnica poggiata su una marea di errori. Abbiamo già depositato la nostra controperizia e siamo in attesa di una decisione». Danilo Anedda, direttore della piscina di viale Diaz, gestita sino al 20 settembre scorso dalla Società sportiva dilettantistica Acquasport, più che infuriato (e ne avrebbe ragione) è amareggiato. «In questo momento», dice, «venti nostri collaboratori sono a casa e 1500 utenti dell'impianto si ritrovano senza il loro spazio. Il rischio di mandare a monte un lavoro che va avanti da oltre vent'anni, è alto. Ma noi non ci arrenderemo».
LA STORIA Il caso della piscina comunale, seppure realizzata con fondi propri da Acquasport con un progetto di finanza a metà degli anni Novanta, è diventato di dominio pubblico dopo l'appello di Nicola Capra, presidente della “No limits sport”, associazione che promuove il triathlon e che conta un centinaio di atleti.
I TRIATLETI «Rappresentiamo una squadra di triathlon», scrive Capra in una lettera aperta, «che gareggia nel territorio isolano e non solo: la chiusura dell'impianto sta rovinando il lavoro di anni. La squadra, con la collaborazione della società Acquasport, ha nella piscina il terreno ideale per i suoi allenamenti grazie, oltre alla vasca, alla presenza della sala pesi e di uno spazio utilizzato per poggiare le biciclette nei complessi allenamenti combinati di nuoto, ciclismo e corsa».
L'APPELLO E aggiunge: «Mi appello al buon senso delle istituzioni, senza entrare nei tecnicismi tecnici e burocratici che ne hanno determinato la chiusura. Anche se sono venuto a conoscenza che alla perizia redatta dall'incaricato dal Comune, nella quale si mettono in evidenza le carenze dell'impianto, ne è stata presentata un'altra dalla Acquasport che ne assevera la sicurezza, corredata di tutte le certificazioni: a questo punto penso che si tratti solo di leggere e verificare al più presto le carte perché dietro la chiusura dell'impianto, ricordo, esistono persone».
BANDO BLOCCATO Bisogna ricordare che la chiusura della piscina ha determinato il congelamento della gara ad evidenza pubblica per l'affidamento della gestione. Ad Acquasport, la concessione ventennale era scaduta nel 2013 e dopo i tanti tentennamenti del Comune era arrivata la proroga per un solo anno (2014-2015). «La nostra è l'unica piscina di Cagliari dotata di certificato antincendio», spiega Anedda. «Non riesco a capire perché altri impianti, privi dei requisiti minimi di sicurezza, restino aperti. Le altre società sportive sono indietro rispetto a noi, eppure nessuno verifica. Quanto è successo a noi, trovo sia un'autentica ingiustizia». (v. f.) )