Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La sfida ora è fra i poeti Cantadoris sardi e bertsolaris baschi sul palco

Fonte: L'Unione Sarda
25 novembre 2015

La rassegna Venerdì e sabato prossimi all'Auditorium del Conservatorio di Cagliari

 

 

 

C 'è stato un tempo, in Sardegna, in cui l'unica forma ed espressione di cultura di cui tutti potessero fruire, in maniera condivisa e democratica, era la poesia orale. Non era figlia dei programmi impartiti dalla scuola di Stato in cui si insegnava a leggere e scrivere una lingua differente da quella dell'anima e dei padri. Era, invece, il prodotto di una civiltà di pastori e contadini che, incline al canto e al verso, affidava alla perizia e al genio degli improvvisatori il compito di indagare l'uomo, il mondo e la storia, il passato e il futuro e di raccontarne la percezione adeguandosi alla forma finita e perfetta del metro e ai criteri generali imposti dalle gare poetiche. Ed è questo lo spirito che anima la manifestazione “Atòbius in rima” ospite all'Auditorium del Conservatorio di Cagliari venerdì e sabato.
A LEZIONE DAI BASCHI Quella tradizione non è stata cancellata dal tempo. Richiama una nutrita cerchia di appassionati, ma in Sardegna non ha la stessa capacità attrattiva che l'arte dell'improvvisazione continua a esercitare nei Paesi Baschi, terra che con la Sardegna ha più di un motivo di affinità. Qui le gare poetiche riempiono gli stadi, «si raggiungono anche 15 mila spettatori», sottolinea Paolo Zedda, cantadore e studioso. «I bertsolaris sono paragonabili alle star del rock o ai campioni dello sport. I risultati delle loro performance riempiono e occupano le prime pagine dei quotidiani e i programmi televisivi. La chiave del loro successo - sottolinea ancora - risiede anche nell'autorganizzazione. Nell'Isola sta nascendo un tentativo simile. Si chiama Campos, acronimo che sta per coordinamento arti musicali e poetiche della Sardegna».
LA SFIDA IN VERSI Per ragionare sui motivi di affinità con la tradizione basca e per apprendere dalla viva voce dei protagonisti quali iniziative abbiano favorito le differenti possibilità di richiamo, l'Isre ha organizzato una due giorni intitolata “Atòbius in rima” che avrà come teatro il Conservatorio di Cagliari. Alle 16 di venerdì 27, giornata d'apertura, si terrà una tavola rotonda. Sabato 28 invece (ore 20), ci sarà lo spettacolo d'improvvisazione. I bertsolaris sfideranno is cantadoris sardi. I temi saranno scelti dal pubblico di cui faranno parte anche diversi studenti delle scuole superiori di Cagliari. Importante sarà il contributo da parte di alcuni scrittori che saranno in platea. Ci saranno, fra gli altri, Francesco Abate, Michela Murgia, Paolo Maccioni e Flavio Soriga.
LE REGOLE DELLA GARA Le discussioni in cui i protagonisti della gara poetica si cimenteranno dureranno dieci minuti. Il pubblico, come accadeva in passato, dovrà essere pienamente partecipe del duello e coglierne virtuosismi e sfumature. Per fare in modo che questo avvenga un mega schermo allestito nell'Auditorium del Conservatorio consentirà di leggere la traduzione dal basco in maniera simultanea rispetto ai tempi dell'esecuzione della performance.
GLI SFIDANTI La voce dei Paesi baschi sarà proposta da due tra i più affermati cantori della regione, Igor Elortza e la poetessa Oihana Bartra.
I sardi in gara saranno 25, rappresentanti delle quattro tradizioni d'improvvisazione. Tra loro ci saranno Giuseppe Porcu, Bruno Agus e Celestino Mureddu (otadas) Antonio Pani, Pierpaolo Falqui e Roberto Zuncheddu (mutetus), Giuseppe Caddeo, Efisio Orrù e Remo Orrù (repentina) e Costantino Casula per i mutos. La serata sarà anche l'occasione per dedicare un tributo a Mario Masala, il poeta improvvisatore di Silanus, di recente scomparso.
Manuela Arca