Ansa News
Da martedì prossimo, 15 dicembre, le opposizioni ritorneranno in Aula, dopo l'abbandono di ieri, con circa 2.500 emendamenti alla Riforma degli enti locali, il cui iter di approvazione è stato avviato in Consiglio regionale.
In una conferenza stampa il centrodestra ha annunciato anche una sorta di ostruzionismo costruttivo ("utilizzeremo tutti gli strumenti regolamentari perché questo pasticcio non diventi il punto di caduta di questa maggioranza") e presenterà un proprio progetto alternativo, "una controriforma che tenga conto anche delle istanze perorate dai sindaci, delinei un sistema di equilibrio tra le aree territoriali e istituisca in Sardegna un'unica Area metropolitana".
"Non abdicheremo al nostro ruolo - spiega il capogruppo Fi, Pietro Pittalis - l'azione irresponsabile è della maggioranza dalla quale ci saremmo aspettati un'apertura al dialogo. Il centrosinistra e la Giunta sono in stato confusionale con la maggioranza tenuta sotto ricatto di dimissioni da parte del presidente".
Secondo il capogruppo Udc, Gianluigi Rubiu, "l'Anci ha dato lezione di politica alla Giunta Pigliaru dettando le regole del gioco. L'Esecutivo è stato umiliato dai sindaci che in tre giorni hanno scritto la norma".
"Questa legge è piena di norme transitorie - ha sottolineato il leader dell'Uds, Mario Floris - è una riforma che ancora non c'è e prima andrebbe determinato il ruolo della Regione".
"Stanno scrivendo a latere un'altra riforma perché le autonomie hanno imposto un altro testo - ha osservato il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni -. Non hanno una visione prossima di quello che ci sarà in Sardegna".
Il capogruppo del Psd'Az, Angelo Carta, che è anche sindaco di Dorgali, punta il dito contro la nuova riorganizzazione: "stanno cercando di giocare la partita futura dei fondi europei senza troppi concorrenti, con la Regione che potrà tirare le fila del 45% delle risorse. Poi c'è la presa in giro degli ambiti strategici per i quali la Giunta si impegna a trattare con il Governo per avere gli stessi poteri, mentre il presidente del Consiglio Renzi sta mettendo in discussione le Regioni".
Secondo Paolo Truzzu, capogruppo Fdi, "viene addirittura creata una nuova Provincia senza un capoluogo".