VOTO 2016.
Paolo Casu rilancia: «Trentatré». Nel senso di liste: «Attualmente, oltre a quelle dei quartieri, sono pronte 33 liste, comprendendo quella del nostro Movimento per la politica senza privilegi Democrazia e solidarietà e quella civica di Cagliari Insieme onestamente per Cagliari- Io per Cagliari ». Vulcanico candidato sindaco e vicepresidente del Consiglio comunale, Casu lo scorso 21 novembre a villa Muscas, al momento dell'annuncio della sua candidatura, aveva garantito: «Trenta liste di volontari ridaranno fiducia ai cittadini». Ha fatto di più: «Ogni giorno incontro tanta gente, colgo attese, registro richieste e amarezze». Quartieri con problemi diversi: «Per questo voglio rappresentarli».
Da qui la cifra: trenta (anzi, trentatré) come i rioni scelti. «Sono i petali del Polo civico che mi onoro di guidare accanto a decine di volontari». Strada facendo Casu ha incontrato («e sono certo di incontrarne tanti altri») “cagliaritani appassionati, stanchi della vecchia politica ma decisi a buttarsi nella mischia accettando di far parte delle nostre liste”. Tra gli aderenti alle liste del Polo civico di Paolo Casu anche Marisa Randaccio, responsabile del Movimento Zona franca. «Per il momento», sottolinea il candidato sindaco di “Democrazia e solidarietà - Movimento per la politica senza privilegi”, «abbiamo deciso di non presentare nessuna lista, ci accontentiamo di lavorare perché ognuna fotografi nel dettaglio i bisogni concreti dei rioni di riferimento».
Non ha riposto gli artigli. «Osservo», affonda Casu, «che si sta allargando il fenomeno delle civiche. Facevo il grillino prima ancora che Grillo si interessasse di politica». Contatti con il M5S: «Ci siamo visti, abbiamo condiviso diversi aspetti e individuato difficoltà comuni nel fare politica». Difficoltà che altri candidati mostrano di governare con apparente facilità. «Però in tanti», sottolinea Casu, «noto incoerenza. Come fa l'ex senatore Piergiorgio Massidda a definirsi volto nuovo quando per alcuni decenni ha fatto parte di Forza Italia senza proporre nulla o quasi per la Sardegna? E il candidato dei Riformatori Pierpaolo Vargiu, presidente della Commissione Sanità alla Camera, quindi parte della maggioranza di Governo, come giustifica la sua candidatura in città? A Roma è con Renzi e in città con il centrodestra?». Autocritica: «Anch'io sono stato sardista, ho partecipato alla maggioranza che ha sostenuto Emilio Floris e ho anche fatto parte, con Sel, dell'attuale coalizione municipale di governo. Però ogni volta, quando mi sono accorto che qualcosa o qualcuno chiedeva di votare contro gli interessi dei cittadini, ho lasciato».
Pietro Picciau