Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Elezioni di aprile, ecco la prima lista: campus e più fondi

Fonte: L'Unione Sarda
27 marzo 2009

“Università per gli studenti”



Sono favorevoli a un campus universitario diffuso che ruoti attorno al centro storico assieme all'istituzione di un osservatorio sugli affitti, chiedono un appello d'esame ogni mese, più attenzione alle esigenze pratiche degli studenti e una migliore organizzazione dei corsi a favore di quelli disabili. Puntando su questi obiettivi, la lista Università per gli studenti avanza la propria candidatura alle elezioni dei rappresentanti degli studenti che si svolgeranno l'1 e 2 aprile.
IL PROGRAMMA Tra i principali punti della lista, che propone circa 190 candidati, c'è la creazione di un campus cittadino con la trasformazione del carcere di Buoncammino e dell'ospedale San Giovanni di Dio in case dello studente e la conseguente nascita da mille a 10 mila posti letto in quattro anni. Altra battaglia portata avanti dalla lista, il cui slogan è “Uniti per l'università pubblica”, sarà l'aumento dei fondi regionali destinati agli assegni di merito. «Siamo un gruppo apartitico nato sette anni fa che non ha mai cambiato nome», ha spiegato il coordinatore Lorenzo Espa che ha presentato la lista. «È proprio in seguito alla proposta del nostro gruppo che il Cda dell'ateneo ha deciso di rilanciare l'università diffusa che abbia come centri anche Nuoro, Oristano e Iglesias aprendo un nuovo tavolo di confronto con Regione e consorzi». Particolare attenzione anche ai disabili: «Nell'ateneo sono circa 200. Per loro chiediamo due sessioni di laurea in più e di organizzare le lezioni in aule vicine tra loro, in modo da evitare spostamenti difficoltosi».
IL RETTORE Un altro obiettivo è l'aumento del contributo agli studenti previsto dalle borse di studio Ersu: «Noi chiediamo un'integrazione dell'assegno perché per uno studente, con le attuali condizioni, è assai difficile vivere in una città come Cagliari», ha ricordato a questo proposito Alessandra Frau, componente del Senato accademico. Questi e altri temi che riguardano la pianificazione del futuro dell'ateneo non possono però prescindere dai rapporti col nuovo rettore, come ha ricordato ancora Espa: «Diciotto anni di rettorato Mistretta sono stati tanti, forse troppi. Comunque abbiamo apprezzato la sua apertura al dialogo, che non è mancata mai. Dal suo successore ci attendiamo che abbia la stessa capacità di ascolto, in modo da pianificare assieme a lui il futuro dell'università, ma soprattutto ci aspettiamo che resti un'istituzione pubblica».
NICOLA PERROTTI

27/03/2009