Rassegna Stampa

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Reti di quartiere, Minerba: "Altre tre, la prossima a Is Mirrionis"

Fonte: web Castedduonline.it
8 marzo 2016


Emergono ambiziosi progetti di integrazione che coinvolgeranno non solo le famiglie dei quartieri multietnici, come la Marina, ma in particolare quelle di alcuni dei quartieri più popolati e disagiati di Cagliari

 


Reti di quartiere, Minerba: "Altre tre, la prossima a Is Mirrionis"
Dopo il successo dell'iniziativa La Bottega dei Sogni, organizzata dal Comune con l'associazione Efys Onlus e inaugurata sabato 5 marzo nel quartiere Marina,  emergono altri ambiziosi progetti di integrazione in serbo per la città. Essi coinvolgeranno non solo le famiglie dei quartieri multietnici, come appunto Marina, ma in particolare quelle di alcuni dei quartieri più popolati e disagiati di Cagliari.

L'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cagliari, Luigi Minerba, intervistato sabato sera  confessa:

"Il Comune ha promosso un bando pubblico l'anno scorso coordinando una rete di centri di quartiere che avessero come finalità principale l'integrazione dei bambini, ma che coinvolgessero anche l'intera la comunità di quartiere.  Presto apriremo tre centri di quartiere. Il prossimo sarà a Is Mirrionis  all'interno della scuola Ciusa con la quale abbiamo stipulato un accordo, faremo un ritorno in rete per la scuola che è il centro di  quartiere. Poi andremo ad aprire, appena i lavori saranno ultimati, il centro di quartiere di salute di Sant'Elia che ha una sua tipicità e specificità perché non sarà solo un centro di aggregazione per minori ma si faranno anche alcune attività per la promozione della salute, come attività di consultorio in accordo con la Asl. Infine stiamo lavorando per aprirlo anche a Pirri, adesso vedremo, lo comunicheremo nei prossimi giorni, c'è poi area tre di Mulinu Becciu."

Dunque progetti ambiziosi per far crescere Cagliari sia come città multiculturale, ma anche Cagliari pronta a fronteggiare le emergenze che provengono dalla stessa rete cittadina, preoccupandosi non solo dei bambini che sono il futuro di questa città ma cercando di coinvolgere gli adulti che dovrebbero rappresentare il presente.