Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tagli nel bilancio, sindaci in allarme

Fonte: L'Unione Sarda
16 marzo 2016

LA MANOVRA. Malumori nella seduta congiunta tra Consiglio regionale e Autonomie locali 

Levata di scudi da parte dei sindaci sull'ipotesi di vincolare 8 milioni di euro del Fondo unico. L'inizio della discussione sulla Finanziaria, previsto per questo pomeriggio, non si annuncia sotto i migliori auspici. C'è il rischio che i sindaci alzino le barricate, perché vincolare questi fondi significa privare i Comuni di risorse necessarie alla sopravvivenza.
E ieri sera, durante la seduta del Consiglio regionale con le Autonomie locali, questo malessere è venuto fuori. L'ipotesi, per ora, non è stata confermata ma nemmeno smentita dall'assessore regionale del Bilancio, Raffaele Paci, che ha rimandato tutto all'ufficialità degli emendamenti. Con questo vincolo si riuscirebbe a raggiungere un tesoretto complessivo di 33, 6 milioni, necessari a coprire gli altri emendamenti.
I SINDACI Anci e Cal non ci stanno ed è probabile che i presidenti Pier Sandro Scano e Giuseppe Casti non intendano arretrare nemmeno di un passo. Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ironizza sul fatto che «forse non si tratta di un taglio ma di un incremento destinato al Fondo unico e quella che sentiamo è una barzelletta». Critico anche il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu: «Ridurre i finanziamenti significherebbe diminuire i servizi alla collettività ed esporre gli amministratori a gesti ignobili, ad attentati che gambizzano la democrazia».
Dal piccolo Comune di Bortigiadas è arrivata la testimonianza del sindaco, Emiliano Deiana, totalmente «contrario alla modifica dei criteri di ripartizione, perché i Comuni con meno di mille abitanti sono quelli che subiscono maggiormente i tagli del governo».
L'ASSESSORE Paci cerca di spegnere i focolai di protesta e sottolinea che «sulla manovra stanno circolando troppe voci». Il titolare del Bilancio non ha mai negato che ci siano poche risorse a disposizione, dunque «bisogna fare delle scelte e nei prossimi giorni riusciremo a fare quelle migliori». (m. s.)