Rassegna Stampa

Il Sardegna

Il mattone dove c'era il mirto sì ai palazzi nell'ex distilleria

Fonte: Il Sardegna
7 aprile 2009

Viale Ciusa. Via libera della Giunta comunale alle costruzioni nell'area dove sorgeva la Zedda-Piras

Edilizia residenziale, uffici, verde e ristoranti su un lotto di circa diecimila metri quadrati

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Rivoluzione all’antica distilleria Zedda-Piras. Addio a ciò che resta dell’antico impianto della Vinalcool. Al posto dei vecchi stabilimenti nascerà un complesso edilizio con una piazza, strade, parcheggi, case, negozi e uffici attorno alla ciminiera che diverrà il simbolo della zona.
TUTTO POSSIBILE dopo l’esclusione della distilleria di viale Ciusa dalla lista dei beni identitari, grazie all’intesa raggiunta a gennaio tra la Regione e il Comune. Così un mese fa la giunta di palazzo Bacaredda ha detto sì al progetto presentato da “L’antica distilleria srl” che ora attende l’ok definitivo del consiglio comunale. L’area interessa una superficie di 10 mila metri quadrati tra viale Ciusa, via del Platano e via Biasi, 5 mila metri cubi del vecchio impianto industriale saranno demoliti e 17 mila saranno riqualificati. L'area è ben visibile dall'asse mediano. Nel lotto dell’antica distilleria è prevista la realizzazione di un complesso di aree destinate a uffici, esposizioni, commercio, servizi e ristorazione disposti in vario modo su tre livelli fuori terra: il 57% di spazio a carattere direzionale, il 37% polifunzionale e il 5% di ristorazione.
LA DELIBERA celebra l’esistenza di un sistema di grandi spazi aperti privati ad uso pubblico: come il percorso pedonale (privato ma ad uso pubblico) che collega le varie parti del complesso al simbolo dell’area che rimarrà in piedi: la ciminiera in laterizio di circa 15 metri «che assume un carattere iconico per il complesso e caratterizzate per lo skyline urbano circostante ». Nell’altro lotto è prevista la realizzazione di un complesso direzionale e residenziale costituito da due corpi di fabbrica (uno lungo viale Ciusa e uno lungo via dei Platani) entrambi con due piani interrati e tre o quattro piani fuori terra alti (fuori terra) non più di 15 metri e mezzo. E anche qui su tre livelli fuori terra un 16% di attività commerciali, 53% di servizi generali e 32% di residenziale. Il piano ha guadagnato l’ok della commissione edilizia il 17 giugno 2008. Un parere fa-vorevole subordinato però il alla presentazione di una specifica tavola «al fine di verificare i volumi da conservare e riqualificare e quelli da demolire e ricostruire», aggiungendo che «vanno fatte salve le verifiche da parte degli uffici dell’assenza di vincoli di tipo monumentale, storico o architettonico gravanti sulle costruzioni in demolizione ». Ma dopo la legge regionale del 4 agosto 2008 e l’intesa raggiunta il 28 gennaio tra Regione e Comune è «chiarito che la distilleria non individuata e delimitata nelle cartografie allegate al Ppr» non è bene più identitario protetto. ¦