Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Confartigianato: «Giusto chiudere la Fiera»

Fonte: L'Unione Sarda
31 marzo 2016

Il presidente Murgianu sferra un duro attacco alla gestione dell'ente 

a chiusura dell'ente Fiera: «Decisione giusta, oltre che obbligata. Abbiamo asstistito a uno spettacolo penoso». Il sistema della Camera di commercio: «Da riformare». Le associazioni di categoria: «Devono farsi un esame di coscienza».
Luca Murgianu, presidente di Confartigianato Sud Sardegna, non ha perso tempo a cercare giri di parole per dire la sua sugli ultimi avvenimenti che stanno scuotendo il mondo imprenditoriale cagliaritano e la gestione della galassia di potere intorno all'ente commissariato, ora guidato da Paola Piras. Murgianu non risparmia critiche nei confronti dei colleghi al vertice delle associazioni che rappresentano le attività produttive: «I nodi che stanno emergendo in queste settimane, ultimo quello che riguarda il Laboratorio Merceologico, con sette licenziamenti, li avrebbero dovuti affrontare per tempo le associazioni di categoria, assumendosi la responsabilità di anni in cui gli organi amministrativi e gestionali, composti da dirigenti da esse stesse designati, accumulavano quei disavanzi che non sarebbero stati tollerati in nessuna impresa privata».
È il caso dell'azienda speciale Fiera, appena cancellata, con un buco di oltre un milione previsto per il 2016. «Un atto non concordato con la nostra associazione», attacca Murgianu, «ma è stata presa una decisione giusta, oltre che obbligata. Era infatti risaputo che fosse da anni un ente in grande difficoltà, gestito senza una minima strategia di rilancio. Possiamo parlare», continua, «di incapacità di gestione e mancanza di visione da parte di chi ha sempre dato per scontato che poi, alla fine, a ripianare le perdite, elemento certo ogni anno, dovesse essere la Camera».
Quello degli ultimi tempi, è l'affondo del presidente di Confartigianato sulla Fiera, è stato «uno spettacolo penoso. Le associazioni di categoria, che per legge concorrono alla gestione del sistema camerale, devono - tutte e auspicabilmente insieme - farsi un esame di coscienza per capire cosa non ha funzionato e perché non si è riusciti ad impedire il deterioramento di un ente che appartiene a tutta la Sardegna». C'è spazio anche per una stoccata: le imprese rappresentate dai vari presidenti, sostiene Murgianu, «chiedono che la gestione camerale sia improntata esclusivamente all'interesse dell'economia del territorio e che non siamo impegnati in una corsa alla poltrona o alle prebende di questa o quella carica».
Enrico Fresu