Rassegna Stampa

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Nessuna politica su Tuvixeddu: il parco non è mai nato

Fonte: web Castedduonline.it
29 agosto 2016


Appello di centro studi Riformatori e Verdi per un passaggio di consegne tra assessorati e per il riconoscimento Unesco


Nessuna politica su Tuvixeddu: il parco non è mai nato
Nessuna indicazione per arrivarci, neanche un cartello all’ingresso che dica parco comunale di Tuvixeddu, non ci sono guide turistiche o punti di ristoro, manca una fontanella d’acqua e persino un parcheggio per un eventuale pullman di turisti o di crocieristi che giungono in città per vedere qualcosa che nessun altro posto nel mondo ha: la necropoli punica più importante del Mediterraneo.

Attualmente Tuvixeddu non è altro che un semplice parco urbano, ma gestito male se si pensa all’eco mediatica avuta negli scorsi anni e al patrimonio storico, culturale e naturalistico di quest’area. La zona è stata infatti affidata all’assessorato comunale al verde pubblico, con le conseguenze che questo ha determinato: non c’è cura dell’aspetto archeologico e l’impressione è quella di poter essere in qualsiasi parco (poco) verde della città.

L’errore è stato non solo nel cursus degli eventi che ha portato alla distruzione di una grande parte dell’area archeologica, ma anche e soprattutto nelle ultime gestioni politiche della cosa pubblica, che hanno determinato la realizzazione di uno stradino in calcestruzzo in mezzo all’area sepolcrale a collegamento di un ingresso spoglio, senza alcuna indicazione e senza alcun servizio, con un centro servizi in cui non è dato sapere cosa ci sarà.

Il parco tanto decantato non è altro che una strada, in un’area sensibile, per altro non nelle disponibilità del Comune, fermo restando l’accordo di programma del 2000. Nel frattempo la soprintendenza ha inaugurato il restauro della tomba di Rubellio, tomba che però rimarrà inaccessibile a causa della mancata concertazione con il Comune, incapace di realizzare una semplice infrastruttura di accesso: per entrarci sarà infatti necessario chiedere il permesso a un condominio privato.

Noi vorremmo mettere in campo alcune semplici iniziative per un rilancio immediato dell’area, in attesa che venga definita al meglio la situazione complessiva sulla proprietà delle aree:

• passaggio di competenze dall’assessorato al verde pubblico all’assessorato ai beni culturali

• assegnazione del servizio di guida ad associazioni abilitate

• creazione di un accordo scuola-lavoro per l’inserimento di giovani studenti dei licei cagliaritani come guide

•­ realizzazione di un accesso alla tomba di Rubellio anche da vico II Sant’Avendrace, per evitare di chiedere il permesso di accesso al condominio privato

• avvio dell’iter formale per la istituzione di Tuvixeddu come sito UNESCO

È necessario un impegno politico forte da parte del Comune per togliere dal degrado questa zona e restituirla completamente alla collettività, non solo con interventi puntuali come la risistemazione della tomba di Rubellio, ma con un intervento pianificato e complessivo che abbracci simbolicamente il quartiere di Sant’Avendrace. E il nostro compito è quello di vigilare.

Francesco Accardo – centro studi Riformatori Sardi
Roberto Copparoni – Federazione dei Verdi