Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In piazzetta Belli il degrado all'ombra dei grandi lecci

Fonte: L'Unione Sarda
24 novembre 2016

Camminamenti sconnessi, alto il rischio di cadute per gli anziani

 

Spesso inciampano, a volte vanno giù. E allora sono dolori. Soprattutto per chi, avanti con gli anni, si ritrova a dover fare i conti con i camminamenti del giardino tra via Amat e via Pessina particolarmente sconnessi, impraticabili per anziani, mamme col passeggino al seguito, persone con difficoltà deambulatorie. La sintesi, per chi frequenta Piazzetta Belli, è: impraticabilità. Perché regna il degrado, in questo piccolo “polmone verde” a due passi dal Palazzo di giustizia e Piazza Repubblica che avrebbe necessità di un intervento di riqualificazione.
LA RICHIESTA Lo chiedono da tempo i proprietari dei negozi, lo sperano i residenti e chi ogni giorno utilizza le panchine all'ombra o attraversa la piazzetta.
«Ecco, io questo lo faccio ogni giorno. Abito in via Scano e qui ci vengo per far la spesa e magari mi siedo un pochino per riposarmi», racconta Anna Maria Melis. «Certo, per poter arrivare alle panchine bisogna fare attenzione». Vigilanza continua per evitare di cadere e farsi male. «Accade spessissimo», avverte Angelo Curreli, che della piazzetta Belli se ne intende visto che con la sua rivendita di fiori la frequenta da 28 anni. «Da quando ne avevo diciassette. Sa quante volte mi capita di allontanarmi dal banco vendita per dare una mano ai miei clienti più anziani?».
L'APPELLO La frase più ricorrente, tra i frequentatori della zona è una: «Si sono dimenticati di noi». Che poi tradotto vuol dire: il Comune. «Basta guardarla questa piazzetta per accorgersi di quanto sia necessario un intervento di restauro», dice la professoressa Aresu, insegnante del Dettori. «Non credo ci voglia tanto per sistemare le pietre dei camminamenti e mettere l'erba dove ora c'è solo terra battuta?». Uno sterrato che si trasforma in un pantano quando piove (rendendo impraticabili anche le panchine) o in un deserto di polvere in estate. Col vento, arrivano i problemi. «Certo, anche questo succede, ma il vero problema è la condizione della piazzetta. Il Comune deve provvedere come in altre zone della città», si augura Franca Caredda, proprietaria dell'erboristeria Elicriso. Così anche Antonio Delussu della panetteria-salumeria di via Gianturco: «È una legittima lamentela. È davvero incredibile che questa piazza a due passi dal Tribunale sia dimenticata».
LA TESTIMONIANZA Il polso vero della protesta lo ha Roberto Tronci, l'edicolante della piazza. «Ma che ci vorrebbe per eliminare questa bruttura. Questa piazzetta è frequentatissima da chi frequenta il Palazzo di Giustizia e soprattutto da anziani del quartiere. Rendergli la vita più facile non sarebbe male».
Andrea Piras