Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«I cittadini sono stati rispettati»

Fonte: L'Unione Sarda
6 dicembre 2016

Il caos tassi d'interesse e surroghe: lo strappo della Regione con gli istituti di credito

Scontro sui mutui, la presa di posizione del Banco di Sardegna

«Non abbiamo mai mancato di rispetto a istituzioni e cittadini ma abbiamo lavorato nello spirito della convenzione per dare un servizio di interesse pubblico». Il Banco di Sardegna replica così all'annunciata disdetta dell'accordo per la rinegoziazione dei mutui regionali agevolati per la prima casa. Il provvedimento, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta Pigliaru su proposta dell'assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, “notificato” anche a Intesa Sanpaolo e Unipol, apre la strada a una nuova procedura di gara per la scelta, «a condizioni riviste», degli istituti di credito.
I MUTUI «Il Banco non può certo essere accusato di non aver difeso i diritti dei cittadini nell'avvantaggiarsi della legge regionale 32 del 1985», spiega il direttore generale Giuseppe Cuccurese, «visto che ha in essere uno stock di 7.800 mutui regionali per un capitale erogato di 658 milioni». E se la Giunta, annunciando la delibera, aveva parlato di «ultimo atto dello scontro tra la Regione e le banche», l'istituto di credito sassarese sceglie toni più morbidi: «Non vogliamo alimentare alcuna polemica rispetto ad affermazioni di contrapposizione fatte in questi giorni», ma «preferiamo dare una corretta informazione» su cosa è successo dallo scorso maggio in poi, cioè da quando l'assessorato ha emanato le linee guida sulla rinegoziazione.
LE CIFRE «Nell'attesa di rendere operative da gennaio 2017 le necessarie variazioni ai sistemi», aggiunge Cuccurese, «il Banco si è prontamente attivato per andare comunque incontro alle richieste di rinegoziazione di 218 mutuatari» della legge 32, che prevede contributi per la costruzione, l'acquisto, il recupero della prima casa. Sono state trovate «soluzioni ad hoc» con «l'applicazione di tassi in linea con le nuove condizioni di mercato, spesso anche inferiori al tasso di riferimento della convenzione regionale», riversando alla Regione «la relativa quota di contributo interessi sulle rate a scadere». Quindi, «senza creare alcun danno economico ai cittadini e tantomeno alle casse della pubblica amministrazione», che invece «ha visto aumentare la provvista per la concessione di nuove facilitazioni». Altri 60 mutuatari, poi, «hanno preferito attendere la scadenza della rata di dicembre per decidere se chiedere, da inizio 2017, la rinegoziazione sulla base del nulla osta regionale oppure se chiedere altre soluzioni che la legge 32 non consente». Tutti questi dati e cifre «sono stati resi noti all'assessorato competente con lettera del 9 novembre».
LA REPLICA «Il Banco di Sardegna – prosegue Cuccurese – ritiene pertanto di aver sempre operato nello spirito della convenzione e di aver lavorato per soddisfare i bisogni e i diritti dei cittadini sardi, salvaguardando allo stesso tempo economicità ed equilibrio tra rischio e rendimento». Infine, un messaggio alla Giunta. «Visto che nessuno ne ha parlato – conclude Cuccurese – ricordiamo che la Regione interviene unicamente con un contributo in conto interessi e per un periodo limitato nel tempo». Invece il Banco «eroga capitale con fondi propri e a proprio esclusivo rischio per l'intera durata del mutuo». (a. le.)