Autore: Redazione Casteddu Online il 12/12/2016 11:17
La dura lettera di Enrico Marras del Comitato "Rumore No Grazie" che attacca il nuovo locale 100 Montaditos che non avrebbe le autorizzazioni
di Enrico Marras (Comitato "Rumore No Grazie" - Cagliari)
La guerra ai decibel da parte del Comitato “Rumore No Grazie”, (presieduto da Enrico Marras), non accenna a placarsi. Stavolta, ad essere contestata, è la situazione nel Corso Vittorio Emanuele: “L’illegalità regna sovrana nella città di Cagliari – scrive Enrico Marras - con irresponsabile complicità del Governo civico che pur d’ignorare la realtà mette le mani dinnanzi agli occhi. Quanto raccontiamo ha dell’incredibile: sollecitati da tanti cittadini di Corso Vittorio Emanuele, ulteriormente vessati dai rumori dei pubblici esercizi aperti negli ultimi mesi, abbiamo chiesto al Comune di Cagliari se il locale 100 Montaditos avesse avuto la concessione del suolo pubblico con annessa relativa valutazione di impatto acustico ambientale obbligatoria per legge. Suolo pubblico su cui ha piazzato ombrelloni e sedie dove una numerosa clientela sino a tarda notte tormenta le notti dei malcapitati residenti con grande sofferenza soprattutto dei più deboli. La risposta del Comune, di questi giorni, è sconcertante: “Per quanto riguarda il Pubblico Esercizio 100 MONTADITOS, si comunica che a tutt'oggi… non è stata ancora rilasciata la concessione di suolo pubblico in quanto l'ufficio scrivente è in attesa del parere del Servizio Mobilità, Infrastrutture viarie e Reti.” Quindi - aggiunge Enrico Marras - da questo dobbiamo dedurre che il Comune di Cagliari ha piena conoscenza che il suolo pubblico è da mesi occupato abusivamente, lo riconosce con irresponsabile leggerezza e anziché provvedere con tempestività e urgenza a tutela della legalità e della dignità amministrativa, assiste correo e irresponsabile. Di tanto abbiamo informato, invano, l’Assessora Cillocu, il Comandante dei Vigili Urbani, la Direttrice Generale Cristina Mancini. Inoltre, come per quasi tutti gli altri esercizi pubblici manca la valutazione di impatto acustico. Quanto raccontato è di una gravità inaccettabile anche perché accade in un quartiere, quello di Stampace, certificato dalla Regione come gravemente inquinato già nel 2013 e in attesa a tutt’oggi di risanamento acustico. Tutto questo mentre la città tutta da un anno attende l’applicazione del Nuovo piano Acustico Comunale di cui si sono perse le tracce".