Giornata per l'integrazione «In questi giorni
i migranti
si sentano a casa»
Prima le note coinvolgenti di Beni Benius, con tanto di coreografia, poi gli auguri dell'arcivescovo Arrigo Miglio: «Il senso di questa giornata è fare in modo che almeno a Natale tutti gli immigrati che si trovano a Cagliari e nella nostra regione si sentano a casa. Questo è un compito di ognuno di noi», spiega. «I problemi ci sono, il percorso per affrontarli è conoscerci e imparare ad apprezzarci. Il mio augurio è che questo Natale 2016 sia il punto di partenza per continuare ad affrontare i problemi di tutti voi, amici immigrati».
Un messaggio importante, lanciato dalla sede del Seminario arcivescovile davanti a una platea coloratissima. Oltre 600 partecipanti di 55 nazionalità diverse, riunite in occasione del consueto appuntamento organizzato dalla Caritas diocesana, in collaborazione con l'Ufficio diocesano Migrantes, la fondazione Caritas San Saturnino, lo sprar San Fulgenzio, la cooperativa il Sicomoro, il CSV Sardegna Solidale. «Viviamo tempi davvero difficili, in cui anche il diritto alla mobilità ordinaria non è sempre garantito», osserva don Marco Lai, direttore della Caritas. La proposta di un minuto di silenzio per ricordare chi, salito su uno dei tanti barconi, non è riuscito ad arrivare alla terra ferma, fa scattare sull'attenti i presenti. Un segnale forte, che oltrepassa le barriere geografiche. «Questo momento ci aiuti a provare sentimenti ed emozioni, e a fissare il nostro sguardo sulle persone che fanno più fatica. Cagliari può essere un luogo speciale, dove convivere tutti insieme e costruire un mondo di fratellanza».
Sara Marci