Via alla pedonalizzazione temporanea: per ora niente caos
Alle 10,30 di ieri il colpo d'occhio delle quattro corsie lato portici di via Roma, nel cuore nobile di Cagliari, è desolante. Più che un'area pedonale sembra una zona militare interdetta a tutti per ragioni di sicurezza. Deserta. Lo scenario cambia però in serata, quando ai bar e ai locali che ne avevano fatto richiesta sono arrivate via pec le concessioni - otto in tutto quelle rilasciate - di 30 metri quadri ciascuna per sistemare i tavolini sulla strada. Il primo a farlo è stato il Bar caffè Lilliu. Seguito dagli altri. Per tutta la giornata, incuranti della novità, turisti e cittadini avevano invece continuato a passeggiare sotto i portici, al riparo dal sole che nonostante il maestrale picchiava duro. E solo dopo il tramonto la strada ha iniziato ad animarsi, in attesa di capire nei prossimi giorni se si trasformerà in una vera passeggiata o in quella «piazza verso il mare» fortemente voluta dal sindaco Massimo Zedda.
DISAGI AL TRAFFICO Ai vigili urbani, mobilitati in gran numero, è invece toccato il compito più arduo: gestire la viabilità nel primo giorno di pedonalizzazione. La buona notizia è che il caos tanto temuto in realtà non c'è stato, anche se per dire che l'esperimento è riuscito bisognerà attendere i prossimi giorni, soprattutto quelli dopo Ferragosto quando riapriranno uffici e attività. Di certo c'è che la strada che da sempre ha fatto da principale raccordo tra la parte est e quella ovest della città resterà chiusa dall'incrocio con via Regina Margherita al Largo Carlo Felice sino al 17 settembre, quando terminerà la sperimentazione e si tireranno le somme. Il bilancio del primo giorno, scelto non a caso tra quelli a più bassa concentrazione di traffico dell'anno, è dunque poco indicativo: complessivamente la viabilità alternativa ha funzionato, anche se, come era prevedibile, ci sono stati rallentamenti sul lato porto di via Roma, che d'ora in poi vedrà raddoppiare il numero di veicoli in transito, in viale Colombo, in via Regina Margherita, viale Diaz e viale Bonaria (soprattutto tra le 13 e le 14). Più scorrevole invece il flusso in viale Trieste e nel Largo Carlo Felice.
GLI AUTOMOBILISTI «Per noi è sicuramente un problema perché appesantisce il traffico in tutto il centro - spiega un tassista fermo al semaforo del Largo -, poi bisognerà capire se davvero darà vantaggi alla popolazione». La faccia arrabbiata di un altro automobilista in attesa del verde è tutto un programma. E il suo giudizio è ancora più drastico: «È assurdo che abbiano bloccato tutto dalla mattina - dice -, potevano farlo a scaglioni orari, fortuna che oggi la città è deserta, ma gli effetti si vedranno dopo Ferragosto quando sarà un vero casino».
L'ASSESSORA Qualche metro più in là l'assessora alla mobilità Luisa Anna Marras controlla la situazione in prima persona insieme ai vigili urbani: «È presto per dire come sta andando, in questi giorni c'è un minore afflusso veicolare e questo ci può aiutare a individuare i problemi. Monitoriamo e siamo pronti a intervenire».
LE REAZIONI Giorgio Durzu, titolare della storica edicola sotto i portici, è perplesso: «Aspettiamo per vedere i risultati, certo è che noi vedremo ridurre il volume di affari, molti nostri clienti arrivano in auto, scendono e se ne vanno». Seduta al tavolino di un caffè, Vanessa Sanna, studentessa, è perplessa: «Non sono convinta che sia un bene: chi passeggia in una strada sotto il sole? Potevano fare come a Bologna, dove alcune strade del centro vengono chiuse il venerdì e il sabato ma solo da una certa ora in poi». Elisabetta Fiorenza gestisce un negozio di artigianato tra i più visitati dai turisti: «L'idea di avere via Roma pedonale ci piace - precisa -, ma così non ha senso perché chiudi la strada e non c'è niente: panchine, alberi, giardini. Col risultato che si tengono lontano i cagliaritani che purtroppo vogliono arrivare in macchina sino a dove devono fare lo shopping». Insomma, la città pare scettica. Anche se il sindaco Zedda è convinto che sia solo una questione di tempo: «Anche per il Corso si facevano gli stessi discorsi - dice -, ma se ora provate a togliere la pedonalizzazione scoppia la rivolta». Basteranno un paio di settimane per capire chi avrà avuto ragione.
Massimo Ledda