Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Roma cambierà la città

Fonte: L'Unione Sarda
21 agosto 2017

IL DIBATTITO. Secondo Vincenzo Tiana la pedonalizzazione è soltanto il primo passo

 

 

L'ex presidente di Legambiente approva la grande piazza

 

 

La butta lì, senza tanti giri di parole: «Zedda ci sta facendo capire che ha deciso di fare sul serio».
Scusi, in che senso, ingegnere?
«La pedonalizzazione di via Roma è un primo passo, ne arriveranno altri. La strada è obbligata, lo è la programmazione complessiva della viabilità di Cagliari e dell'intera città metropolitana».
Per vent'anni Vincenzo Tiana è stato presidente regionale di Legambiente, dall'anno scorso guida il Comitato scientifico dell'associazione. Cagliari l'ha studiata, rivoltata, esaminata. Da ambientalista, da tecnico. Per questo conosce i numeri, i dati di un capoluogo che si sta in qualche modo scrollando di dosso ciò che non va più d'accordo con il cambiamento, la sua necessaria modernizzazione.
Da molti anni, almeno quindici, Legambiente insiste sulla necessità di trasformare in isola pedonale questa importante strada cittadina.
«Non solo cittadina visto che ogni ora la attraversano 3.600 auto. Flussi importanti, numeri legati a un'utenza piuttosto consistente che arriva da fuori. Metto a disposizione un altro dato: centottantamila auto entrano ogni giorno a Cagliari dagli ingressi principali. Una grande fetta di questa utenza che arriva in via Roma lo fa per raggiungere i servizi di interesse. Il settanta per cento di essi, come uffici e assessorati, insiste in questa parte di Cagliari, tra via Sant'Avendrace e viale Diaz. Per questo dico che la Regione deve fare la sua parte».
Insieme al Comune?
«Naturalmente, ma anche con il concorso di tutti gli altri enti e organismi come il Ctm, l'Arst, la stessa amministrazione della Città metropolitana. Intanto c'è urgenza di mettere mano a piazza Matteotti che diventerà la stazione intermodale di treni, autobus, tram-metropolitana di superficie. Si è parlato più volte della necessità che Ctm estenda i suoi percorsi all'area vasta come sta già in parte facendo».
Bene, ma perché, secondo lei, il sindaco Zedda ha avuto l'urgenza di chiudere via Roma al traffico ben prima della predisposizione di questi progetti?
«È un'anticipazione, a mio avviso positiva, di quanto dovrà accadere. Credo che Zedda abbia voluto parlare alle persone, ai cagliaritani dicendo loro: “guardate, la nuova Cagliari sarà così, anche così”. L'ha detto l'altro giorno la nostra presidentessa Carla Varese ha detto che questa decisione evoca le potenzialità future e la nuova fisionomia del centro urbano».
Già, però il 17 settembre si torna all'antico. L'esperimento durerà ancora poche settimane e in questo periodo, tra l'altro, la città era alquanto deserta per le ferie.
«L'esperimento è il preludio che accompagnerà la Settimana europea della mobilità sostenibile del 16-22 settembre. Allora ci sarà un tavolo di discussione: problemi, programmi, idee si dovranno necessariamente confrontare per poi arrivare a una sintesi che sarà la base di partenza, almeno lo spero, della progettazione complessiva di cui parlavo prima. Tra l'altro, c'è un altro strumento che dovrà aiutare la trasformazione di via Roma come polo della città metropolitana, ed è il Piano particolareggiato del centro storico. È evidente che la pedonalizzazione influirà parecchio anche sulla vita stessa del quartiere più vicino a questa strada, e cioè la Marina».
Come ambientalista accoglie favorevolmente la pedonalizzazione anche per la riduzione drastica delle emissioni? Avete spesso denunciato numeri preoccupanti per l'inquinamento in via Roma.
«La grande presenza di auto fa schizzare verso l'alto gli indici delle emissioni di monossido di carbonio in atmosfera, anche questo sarà un problema, non certo secondario, che la pedonalizzazione e l'uso sempre più consistente di bus e metropolitana potrà allontanare. Dobbiamo puntare al concetto di “zero emissione” grazie anche alla tecnologia dei nuovi mezzi di trasporto. D'altra parte, già oggi Ctm dispone di numerosi autobus elettrici che hanno sostituito i vecchi mezzi a gasolio».
La piazza affacciata sul mare, insomma, si starebbe avvicinando a grandi passi. Eppure non le pare che la via Roma futura abbia qualche problema, come dire tecnico, visto che sarà in qualche modo interrotta dalla strada ferrata della metropolitana?
«Credo esattamente il contrario. La metropolitana che passerà tra via Roma e il porto non solo, a mio parere, non rappresenterà un'interruzione della grande piazza ma ne favorirà lo sviluppo. Si pensi soltanto a quando viale Marconi verrà ridisegnato. Ebbene, anche questo progetto aiuterà il collegamento tra Quartu e il capoluogo grazie alla mobilità sostenibile dove ci si potrà spostare anche sulle piste ciclabili. È questa la vera scommessa, la conquista della centralità dei mezzi pubblici. E poi, ci sono tante esperienze in Europa, dove la metro attraversa gradi aree pedonalizzate. Un altro passo da fare sarà ridare dignità ai giardini centrali di via Roma, un tempo passeggiata, oggi parcheggio».
Avete detto, come Legambiente, che quello di Zedda è un esperimento coraggioso. Molti altri pensano sia stato un passo azzardato.
«Se ci si sofferma alla sola e temporanea pedonalizzazione la critica magari ci sta pure. Se si vuole essere lungimiranti....».
Andrea Piras