Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un fondo comunale per le giovani imprese

Fonte: L'Unione Sarda
25 giugno 2009

Lanciato dall'Ask, agenzia comunale nata nel 2007: «Due anni nel congelatore ma non ci sono malumori»



Innovativa, giovane, meglio se nel campo turistico, ambientale o nel mare magnum dei servizi informatici e della comunicazione. Un'azienda di nuova generazione, quella che i libri di economia definirebbero “terziario avanzato”: modello che potrebbe essere in testa nelle future valutazioni dell'Ask (agenzia di sviluppo di Cagliari, ente comunale costituito due anni fa) e soprattutto nelle graduatorie del fondo “seed venture capital”, che l'agenzia destinerà alle iniziative imprenditoriali. L'idea è stata presentata ieri nella Città dell'impresa dal presidente Angelo Vargiu, ex assessore alle politiche sociali del Comune: «I finanziamenti andranno alle società di capitali giovani, nuove e piccole. Cioè quelle che incontrano più ostacoli, perché tagliate fuori dal mercato dei finanziamenti, specialmente nella fase di avvio».
GLI AIUTI Il contributo non potrà superare i 30 mila euro: soldi con cui l'Ask acquisterà quote di minoranza delle società, che non dovranno avere più di un anno di vita, o essere costituite nell'arco di tre mesi dall'assegnazione del fondo (le domande si potranno presentare fino al 30 ottobre). In pratica: l'agenzia entrerà nel capitale dell'azienda per i primi tre anni (prorogabili a cinque), fino a quando l'impresa sarà in grado di andare avanti per la propria strada. Le aziende dovranno presentare un businnes plan che verrà esaminato da una commissione.
ASK CONGELATA Quello presentato ieri è stato il primo progetto dell'agenzia, nata ufficialmente il 18 giugno del 2007, che in questi due anni è stata «nel congelatore», come spiega Vargiu. Ventiquattro mesi di attesa che a palazzo Bacaredda, sulle sponde della giunta comunale, hanno creato qualche perplessità. «Non sono a conoscenza di alcun malumore», taglia corto il presidente dell'agenzia che nei prossimi anni dovrà sostenere le piccole imprese.
Progetti innovativi e per questo rischiosi, che incontrerebbero difficoltà enormi nella ricerca dei finanziamenti: «Perché le banche lavorano sui dati. E le imprese che stanno iniziando ora non possono certo garantirli», aggiunge Saverio Ferrante, ex direttore generale della Provincia e consigliere comunale, ora direttore dell'Ask.
I 400 mila euro del fondo arriveranno dal Comune: soldi che dovranno essere restituiti dalle imprese - senza interessi -, per poi rientrare in circolo nei prossimi programmi di finanziamento. Risorse che in futuro potrebbero aumentare, come vorrebbe il sindaco Emilio Floris: «Cagliari è la seconda città in Italia per l'insediamento di nuove imprese, specialmente quelle del terziario avanzato, che affrontano in maniera più agile la crisi. È un modello che sosteniamo dal 2001. Ora, aiutarle sarà compito dell'Ask». ( m. r. )

25/06/2009