I cittadini ne pagano le conseguenze, ma chi si deve scontrare ogni giorno con la burocrazia dell'edilizia privata sono i tecnici. Al Comune di Cagliari da anni si convive con disagi e ritardi. Tra gli effetti collaterali ci sono anche i costi aggiuntivi e nei giorni scorsi in Consiglio comunale si è discusso dell'eccessivo numero di debiti fuori bilancio: cause perse per errori commessi dall'Edilizia privata. Carenza di personale, montagne di arretrati e norme che cambiano di continuo: un mix che rallenta i tempi.
PROBLEMI STORICI «Le nostre città sono state costruite con un'ottica diversa, da parte dei progettisti e delle amministrazioni. Ora si guarda con un'ottica nuova a interventi fatti in quel modo e nessuno vuole assumersi responsabilità rischiose», analizza Sandro Catta, presidente dell'Ordine degli ingegneri della provincia di Cagliari. È una delle cause che porta la polvere ad accumularsi sulle pratiche. «Chi ha consentito che si costruissero città con regolarità non ineccepibile adesso sta chiedendo a singoli uomini di assumersi le responsabilità: non è semplificazione, ma trovare un capro espiatorio».
I GUAI DI CAGLIARI A Cagliari uno degli ingranaggi inceppati è la lentezza nell'accesso agli atti. Per mostrare ogni pratica serve un dipendente che accompagni l'utente, ma il personale è diminuito e i tempi d'attesa cresciuti in modo esponenziale. «Nelle scorse settimane abbiamo avuto un incontro positivo con l'assessore e la Rete delle professioni tecniche - rivela il leader degli ingegneri - uno dei primi problemi che stiamo cercando di risolvere è proprio quello dell'accesso agli atti». Conferma questa trattativa l'assessora all'Urbanistica del Comune di Cagliari. «Abbiamo destinato un'unità in più a quel settore e stiamo studiando una soluzione per snellire i tempi di attesa - spiega Francesca Ghirra - per l'accesso agli atti ai cittadini sarà comunque garantita l'assistenza del personale, mentre i tecnici abilitati potranno consultare e fotografare le pratiche in autonomia».
NUOVO DIRIGENTE Un'altra grande novità in arrivo è la nomina di un dirigente, dopo un lungo periodo di precarietà che ha contribuito a rallentare i meccanismi. Con la titolare in aspettativa, il Comune ha un sostituto da una graduatoria del 2013, che vede al primo posto Raffaele Sundas, già dirigente dell'Edilizia privata al Comune di Quartu. «Prenderà servizio nei prossimi giorni - conferma l'assessora Ghirra - potrà occuparsi del riordino degli archivi, della digitalizzazione delle pratiche, dello smaltimento dell'arretrato grazie alla Regione che ha stanziato nuove risorse».
CAOS A QUARTU Anche a Quartu l'Edilizia privata è in un pantano. «Ci sono gravi criticità in quel settore - conferma il presidente dell'Ordine degli ingegneri - e dopo aver avviato le trattative col Comune di Cagliari vogliamo estendere le scelte che si riveleranno vincenti anche a Quartu perché serve un cambio di marcia radicale. La nostra idea è di collaborare con l'Anci e la Regione per incidere dall'alto sulla semplificazione e sulla preparazione del personale tecnico».
IL CASO SELARGIUS «I tempi delle pratiche sono quasi azzerati, tutto esce nei tempi di legge grazie a una buona squadra negli uffici», annuncia soddisfatto il sindaco di Selargius Gigi Concu, che ha la delega all'Urbanistica, «siamo uno degli otto Comuni in Sardegna ad avere tutti gli strumenti urbanistici adeguati al Ppr. Tutte le pratiche dell'edilizia privata sono digitalizzate e informatizzate, non abbiamo più tempi morti o file allo sportello». Gli unici problemi, in prospettiva, possono arrivare dalla carenza di personale. «Nell'Edilizia privata abbiamo i numeri giusti, ma al limite - conclude - mentre nell'Ufficio del piano c'è un solo tecnico a tempo indeterminato, ma c'è già da 25 anni».
Marcello Zasso