Rassegna Stampa

Il Sardegna

Appalto rifiuti, guerra in Comune e il porta a porta scontenta tutti

Fonte: Il Sardegna
25 giugno 2009

Il bando. Scontro nella maggioranza su una torta da oltre 300 milioni di euro. Opposizione all'attacco

Giagoni isolato in commissione Servizi. Tocco: soluzione sbagliata per i rioni popolari

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Puzza di polemiche sui rifiuti porta a porta. È rivolta al Comune contro il progetto per il nuovo servizio di raccolta della spazzatura, già definito “l'appalto degli appalti”. Una torta da oltre 300 milioni di euro (35 per ognuno dei 9 anni di durata) condita coi veleni sulle proroghe continue e i trasferimenti di dirigenti nelle fasi clou della definizione del bando. Stavolta ad accendere il malcontento dei consiglieri, oltre alla durata del servizio (9 anni sono stati considerati eccessivi), è la modalità di ritiro “porta a porta spinto”: ritenuta poco praticabile nelle zone ad alta densità abitativa e nei quartieri popolari.
REDATTO dalla ditta milanese Azura srl, già approvato dalla giunta, il progetto è arrivato all'esame della commissione Pianificazione. Ieri allargata, per l'occasione, ai capigruppo e all'assessore Gianni Giagoni. Quest'ultimo è stato isolato nella difesa del nuovo progetto e bersagliato dalle numerose perplessità e dai dubbi sollevati dalle fila dell'opposizione come da quelle della maggioranza. Nonostante il piano, giusto la settimana scorsa, abbia incassato l'ok della giunta, si è arrivati allo scontro. Stasera la commissione si riunirà nuovamente e sui rifiuti si annuncia ancora battaglia. «Alcuni aspetti non ci sono chiari», spiega Massimiliano Tavolacci, Udc, «bisogna capire la portata effettiva delle ricadute del nuovo sistema nelle zone ad alta densità di popolazione. Senza dimenticare che il porta a por-ta, destinato a rivoluzionare le abitudini dei cittadini, arriva pochi mesi dopo l'avvio della differenziata. Nove anni per una svolta così improvvisa», conclude, «ci sembrano davvero troppi».
GIAGONI avrebbe espresso timori sul rischio di commissariamento del servizio (in caso di mancata assegnazione dell'appalto entro il dicembre 2009) e avrebbe poi ricordato come soltanto il porta riesca a garantire la quota minima del 60 % di raccolta differenziata per scongiurare le sanzioni della Regione. Mentre si punta a risolvere le difficoltà legate al porta a porta aprendo, in alcune zone, alle isole ecologiche sotterranee. Per l'opposizione sarebbe la soluzione ideale. «Siamo contrari al porta a porta e diciamo sì alle isole ecologiche sotterranee», dichiara Lorenzo Cozzolino, Pd, «anche se in alcuni casi potremmo incentivare la collaborazione dei cittadini, scontando la Tarsu al condomino incaricato di accogliere le squadre comunali ». Altre perplessità riguardano i 9 anni del servizio: il progetto parla di durata indispensabile per le scadenze temporali normative e l'ammortamento dei costi. Secondo gli esperti una diminuzione della durata comporterebbe la crescita della spesa annuale dell'appalto almeno altri 4 milioni di euro: soldi che il Comune potrebbe ricavare soltanto dall'aumento della Tarsu. «Le difficoltà che sono emerse nell'incontro sono tante», ammette Edoardo Tocco, presidente della commissione Pianificazione, «tutti sono contrari al porta a porta per nove anni. Preferiscono tempi più corti e una fase sperimentale. Del resto», prosegue, «dobbiamo considerare le responsabilità amministrative del caso: l'appalto è da oltre 300 milioni di euro. Mica uno scherzo».


Arrivano le isole ecologiche Sì ai cassonetti sotterranei
Il badge per i rifiuti ¦
¦ Il nuovo piano apre all'ipotesi dei cassonetti a scomparsa, in alternativa al porta a porta. La sintesi progettuale del nuovo “Servizio di Igiene urbana”, evidenzia che, nei casi particolari per i quali non dovesse essere possibile, per particolari edifici o zone della città (conformazione del territorio, tipologia dei palazzi o esigenze legate alle diverse attività produttive, commerciali e di servizio), adottare il sistema di raccolta porta a porta, la raccolta differenziata dei rifiuti potrà essere aiutata da contenitori muniti di chiusura a chiave ad uso esclusivo. Non solo. Sì anche alle isole ecologiche interrate utilizzabili con un badge (tesserino personale). «Ogni soluzione alternativa alla raccolta porta a porta», spiega poi il piano, «sarà soggetta ad insindacabile approvazione e autorizzazione da parte dell’Amministrazione comunale ». ¦ EN.NE