L'indagine. Cresce il consenso sul servizio, ma restano le lamentele dei cittadini
Un cagliaritano su quattro boccia gli orari di conferimento
Giagoni: «La raccolta differenziata non è più un problema. Cagliari è pulita ed è pronta a passare al porta a porta».
Ormai la raccolta differenziata è una prassi quotidiana per i cagliaritani. Eppure non tutti sono soddisfatti del servizio. Ci sono quelli che abitano nei quartieri storici della città. Hanno aspettato parecchio: per loro il nuovo sistema dovrebbe entrare a regime questo mese. Ma non è tutto. Quasi il 20% dei residenti non gradisce il rumore durante lo svuotamento dei cassonetti. E il 25% non condivide la scelta dell'Amministrazione di regolamentare l'orario di conferimento dei rifiuti indifferenziati. Anche il risultato complessivo è in chiaroscuro: negli ultimi 12 mesi il 45% dei cagliaritani considera la pulizia in città invariata rispetto a prima (per il 44% è migliorata). Sono questi i risultati di un'indagine telefonica realizzata da Kresearch e commissionata dall'assessorato alla Pianificazione dei servizi del Comune.
IL COMUNE Nonostante tutto, l'assessore alla Pianificazione, Giovanni Giagoni, è molto soddisfatto. «Cagliari è una città pulita dove la raccolta differenziata non è più un problema e che è pronta a passare al porta a porta. Oggi», continua Giagoni, «grazie alla collaborazione di tutti i cittadini, più del 30% dei rifiuti prodotti annualmente sono inviati all'industria del riciclo, con notevoli benefici economici e ambientali. Ma non è abbastanza. Entro il 2010 la legge nazionale e regionale impone che dovranno essere il 60% i rifiuti debitamente differenziati ad arrivare nei consorzi di riciclaggio».
I NUMERI Soltanto lo 0,2% degli intervistati ha dichiarato di non conoscere l'esistenza della raccolta differenziata. «Un dato importante», sottolinea Giagoni, «visto che nel 2007 la stessa domanda raccolse il 94% dei dinieghi». I cittadini sono informati anche sulle differenti frazioni da raccogliere. Il 94,5%, conosce la categoria dei rifiuti organici. Le biopattumiere domestiche, nel corso dei mesi, sono state distribuite in tutta la città eccezion fatta per i quartieri storici dove la consegna ha preso avvio soltanto nel corso di giugno-luglio 2009. Il 5,2% degli intervistati non ha invece ricevuto il kit domestico per l'umido. E tra il 94,8% di chi possiede il kit, il 68,4% è in possesso delle biopattumiere da oltre sei mesi. Il 99,8% degli intervistati sa inoltre come conferire l'umido nei raccoglitori. Anche tra coloro che non hanno la biopattumiera, o ce l'hanno da meno di due mesi, è abbastanza diffusa la consapevolezza delle tipologie di rifiuti che possono essere conferite in questi contenitori.
LE CRITICITÀ Per quanto riguarda i raccoglitori stradali, i meno riconosciuti - per colore e separazione - sono i cassonetti per gli imballaggi in plastica di colore blu. «Non è un grave danno», precisa l'assessore, «in effetti la frazione della plastica è quella che meno aiuta a raggiungere i livelli di differenziata». Per i cagliaritani i raccoglitori stradali sono sufficienti a contenere le quantità di rifiuti conferiti. Lo dice l'85% degli intervistati. C'è però una percentuale non indifferente (il 20%) che sulla carta e cartone vorrebbe disporre di più spazio. Positiva, al contrario, la percezione della pulizia dei cassonetti: è d'accordo più dell'80%. Sull'umido il 2,9% degli intervistati valuta negativamente l'iniziativa di separazione: il sistema sembra troppo impegnativo. Il 71% del campione ammette di aver aumentato l'attenzione verso la raccolta differenziata e di essere pronto a fare di più per separare i propri rifiuti. Tra i soddisfatti, il 67% degli intervistati è pronto a passare al porta a porta per tutte le frazioni. ( lan. ol. )
06/07/2009