LUNEDÌ, 06 LUGLIO 2009
Pagina 15 - Cronaca
Le ipotesi. La Cittadella dei Musei non è più una location adeguata
Arbace: «I turisti non vanno facilmente alla Cittadella»
CAGLIARI. Nei sogni della soprintendente ai beni monumentali c’è il trasferimento della pinacoteca nazionale dalla Cittadella dei Musei. Candidati a diventare pinacoteca due edifici: l’ex ospedale militare di via Azuni e il palazzo delle Poste (sarà dismesso) in piazza del Carmine.
Naturalmente, si tratta di ipotesi. Lo stabile dell’ex ospedale militare di San Michele nella via Azuni è di proprietà del Comune mentre il palazzo delle Poste centrali del ministero. Col Comune non c’è stato ancora un incontro per parlare della percorribilità dell’ipotesi (era programmato, è saltato). Per le Poste non si è neppure immaginato ancora un incontro: la notizia della dismissione è di pochi giorni e la possibilità considerata dalla soprintendenza è soltanto una valutazione fatta su due piedi che nasce soprattutto dal punto in cui l’edificio si trova. Infatti il problema principale che ha convinto la soprintendente e prendere in esame il trasferimento della pinacoteca è proprio la sua collocazione. «L’attuale sede è bellissima - aveva commentato la soprintendente Lucia Arbace a proposito della pinacoteca aperta negli anni Novanta nella Cittadella - ma non si raggiunge facilmente. Soprattutto non la trovano con la rapidità necessaria i crocieristi e i turisti che dalle località della costa vengono nel capoluogo per visitarlo. Soggiorni che durano un giorno o poche ore e per i quali la localizzione di un museo è importante». L’ospedale di San Michele si trova a Stampace, che si raggiunge in un quarto d’ora a piedi dal porto e dalla stazione dove c’è il grande parcheggio per auto aperto al pubblico. Ancora meglio sotto questo profilo il palazzo delle Poste centrali: in una piazza aperta, a due passi dalla stazione ferroviaria e dallo scalo dei pullman nonché dal porto, rappresenta davvero una buona occasione per il turista ed è di facile accesso anche per persone svantaggiate e anziani. Sia per l’ospedale di San Michele sia per le Poste non si tratterebbe, comunque, di una scelta possibile in tempi brevi. Nessuna delle due entità proprietarie ha avviato il discorso, nel caso delle Poste le dismissioni hanno procedure abbastanza lunghe. Ma quando la burocrazia avrà fatto il suo corso, le idee sul futuro potranno diventare improvvisamente chiare. (a. s.)