Angi, i giovani innovatori puntano sulla Sardegna: “L’isola ha tante capacità”
Successo di pubblico e di contenuti durante la tappa sarda dell’Angi, l’associazione nazionale dei giovani innovatori, che ieri mattina ha presentato il suo piano per lo sviluppo del sistema dell’innovazione sardo. Gli obiettivi: mettere al centro le nuove generazioni, facilitare il dialogo intergenerazionale, creare sinergie tra le istituzioni e promuovere la partecipazione dei giovani alle possibilità offerte dall’Unione Europea e dalla stessa Italia. Queste sono le linee programmatiche illustrare dal presidente dell’Angi, Gabriele Ferrieri nei locali della Fondazione di Sardegna.
“Oggi abbiamo dato il calcio d’inizio a una partita che vogliamo giocare anche in Sardegna, dopo le ricadute positive avute nel Lazio e in Lombardia – ha detto il presidente –. I giovani sono i destinatari principali delle nostre attività e il dialogo, la rete e la cultura sono i nostri strumenti cardine. Per noi è fondamentale promuovere il concetto di formazione attiva e la creazione di occasioni di incontro tra giovani e aziende oltre che favorire l’alta formazione”.
L’Angi vuole dare voce a tutte le eccellenze che in Sardegna si sono distinte e che possono diventare buone prassi anche per altri territori. “Il 30 e 31 maggio saremo a Strasburgo – aggiunge il Ferrieri – ci sraà anche una delegazione di giovani. Nella seconda metà dell’anno in corso ci sarà un altro appuntamento europeo, sarebbe importante che ci fossero pure i giovani sardi. In quest’ottica l’Angi vuol essere un punto di riferimento per l’innovazione e sostenere l’ecosistema della Sardegna”.
“L’isola ha tante capacità – ha detto Stefano Maullu, vicepresidente della commissione cultura del parlamento europeo -. Oggi viviamo in un mondo che si muove in fretta, dove la competizione è globale e la strada giusta per poter partecipare è quella dell’innovazione. Più si innova, più si è concorrenziali. Più si diventa intellettualmente ricchi e maggiori saranno le opportunità future”.
La Sardegna ha risposto immediatamente alla richiesta di dialogo dell’Angi. Maria Chiara Di Guardo, prorettore all’Innovazione dell’Università di Cagliari, ha messo in luce come nel Dna dell’ateneo l’innovazione sia sempre presente e come grazie al Contamination Lab si stia promuovendo la cultura d’impresa. Annalisa Bonfiglio, presidente del Crs4, ha presentato le attività che vengono svolte all’interno del centro di ricerca avanzato. Valter Songini, responsabile della comunicazione di Sardegna Ricerche, ha presentato le politiche e gli eventi dell’agenzia regionale. Infine Monica Scanu, direttore Ied, ha descritto tutte le caratteristiche dell’istituto sempre impegnato nell’innovazione.
Durante la mattinata è stato dato ampio spazio ai giovani che hanno raccontato le loro esperienze. Stefano Carta Vasconcellos, designer cagliaritano, formatosi all’Ied del capoluogo, ha descritto il suo progetto celerfurniture: una piattaforma digitale che permette di personalizzare una collezione di arredi. Alessandro Serri, anche lui diplomato all’Ied, ha presentato il progetto Sinclair Remake, un veicolo ecologico e moderno a pedalata assistita ridisegnato sul modello inglese del Sinclair C5. Infine Diego Lai, founder di Autentico, e Livio Quintavalle, cofounder di Marinanow, hanno parlato della nascita delle loro startup.
“I prossimi passi – conclude Gabriele Ferrieri – saranno quelli di portare avanti il dialogo iniziato oggi per creare sinergie. Aspettiamo fiduciosi risposte dall’isola per facilitare un dialogo propositivo con l’Europa grazie all’occasione di Strasburgo”.