Viaggio tra i residenti del Quartiere del Sole dove è già partita la differenziata integrale Porta a porta e nuovi mestieri Ecco la figura dello smistatore di rifiuti pagato dai condomini
La raccolta porta porta scattata otto giorni fa nei primi quartieri, oltre alle attese polemiche, ha portato alla nascita di una figura professionale tutta nuova: quella dello “smistatore di rifiuti”.
IL NUOVO MESTIERE Tanti condomini del Quartiere del Sole, Pirri, Poetto, La Palma e Mulinu Becciu - i rioni in cui dal 9 aprile è attivo il nuovo servizio - si sono affidati infatti a persone che a pagamento si occupano di portare all'esterno i mastelli condominiali la sera prima del ritiro della tipologia di rifiuti prevista, per poi provvedere al recupero la mattina successiva. Si tratta perlopiù di disoccupati che cogliendo al volo l'occasione si sono letteralmente inventati un mestiere, intasando le cassette della posta di volantini pubblicitari e offrendosi anche di procedere al lavaggio dei contenitori.
L'OPINIONE DEI CITTADINI «Noi per ora abbiamo stimato un costo di 5 euro al mese a testa per l'incaricato allo smistamento - spiega Alberto Cocco, residente al civico 67 di via Favonio -, so che in un altro palazzo hanno previsto 7 euro al mese. Certo, è una spesa in più insieme a quella per l'acquisto delle buste, ma era l'unica soluzione possibile». Nel loro palazzo, dove vivono 12 famiglie, si è deciso di posizionare i mastelli condominiali nei garage. Anche se non proprio tutti sembrano essere d'accordo: «Non mi piace - dice Maria Rosa - spero che sia una soluzione temporanea perché la trovo indecorosa. Sarebbe meglio, come è stato proposto, realizzare una pedana in cemento vicino al cancello dentro la proprietà condominiale ma c'è da capire se gli addetti della De Vizia vorranno fare lo sforzo di fare un metro in più per ritirare l'immondizia». Ogni condominio si è organizzato. Al civico 77 ad esempio i mastelli sono stati posizionati nel cortile, così come nel palazzo di fronte. E tutti hanno già ingaggiato uno “smistatore”. In un altro edificio di via Favonio invece, dove però abitano solo 5 famiglie, ogni utente porta fuori il suo mini mastello e lo ritira autonomamente.
DUBBI E DOMANDE Patrizia, che abita al civico 67, solleva invece un altro problema: «Si è detto che grazie al porta a porta avremo pagato di meno e solo quanto effettivamente conferito: mi chiedo ancora come faranno a pesare la quantità di rifiuti nei condomini visto che il ritiro è comune e soprattutto se le sanzioni, nel caso qualcuno non rispetti le regole, saranno addebitate a tutti». I gestori del vicino New Music Bar invece hanno piazzato i mastelli sul marciapiede, cosa che non è piaciuta a tanti residenti. «Le attività commerciali come la nostra conferiscono una quantità di rifiuti non paragonabile a quella dei condomini - spiega Alberto -, sarebbe impensabile tenere i mastelli all'interno del locale. Come sta andando? Mi sembra bene anche se dobbiamo ancora abituarci, ci vuole tempo».
IL CIMITERO DEI CASSONETTI Nel frattempo prosegue il ritiro graduale dalle strade degli oltre novemila cassonetti che entro il 30 giugno dovrebbero sparire - a parte alcune eccezioni - in tutta la città. Al momento quelli rimossi sono stati stoccati nel deposito di via San Paolo. «Separeremo quelli in buone condizioni dai più vecchi - spiega l'assessora Claudia Medda -, dei primi ne terremo 50 per ciascuno frazione, quindi 250 in tutto, per eventi ed emergenze. Altri invece li useremo temporaneamente per integrare le batterie sguarnite nei quartieri in cui il porta a porta non è ancora partito. Alla fine quelli in eccesso saranno comunque tutti smaltiti ed entreranno in un circuito di riciclo senza alcun costo per l'amministrazione».
Massimo Ledda