SANTA GILLA.
Buste di spazzatura e vecchi elettrodomestici scaricati intorno allo stagno
I rifiuti minacciano la laguna Discariche abusive: nuovo sopralluogo del Corpo forestale
Non risparmiano nulla, i vandali. Né un sentiero di campagna, neppure gli angoli più nascosti e suggestivi della laguna di Santa Gilla. Incuranti dei rischi, senza timore di essere sorpresi dall'occhio della videosorveglianza quando le loro incursioni avvengono a due passi da edifici controllati, da anni riempiono di rifiuti le sponde della laguna, incorniciando l'area umida di vere e proprie discariche.
LA CENTRALE A farne le spese durante una delle ultime incursioni, la strada che porta al Consorcio ittico. Fuori dalla recinzione dell'azienda i vandali non hanno neppure risparmiato il prato fiorito sotto gli ulivi. Buste rigonfie, elettrodomestici, vecchi giochi per bambini.
LA SOLUZIONE Facile, qui, sbarazzarsi di ingombranti. Si arriva con qualsiasi mezzo. Ci sono arrivati, quasi certamente, i padroncini , con i loro camion carichi di spazzatura, svoltando verso lo stagno per raggiungere una piccola rotatoria. Gioco facile. Ultima fermata tra gli ulivi. Qui hanno abbassato le sponde del cassone e scaricato la vergogna. Ingombranti e bustoni che a malapena nascondono il loro contenuto. Oltre la plastica nera, altra plastica: piatti, resti di pc, vecchi vasi da fiori malconci. E poi il resto: abiti, stracci, sportelli danneggiati, scatole e cartone che custodiscono altro materiale. Poi ancora carcasse di computer, vecchi televisori, lastre di legno e ancora buste con gli immancabili stralci d'erba, risultato di qualche bonifica e pulizia di giardini completata nel modo peggiore con l'abbandono tra la sede di Tiscali e il canale che corre sulla riva della laguna. IL RAID Insomma, una discarica. Un cumulo di spazzatura trasferito a Sa Illetta probabilmente di notte, anche se vista l'abitudine ormai consolidata di individuare le sponde di Santa Gilla come un terreno ideale per sbarazzarsi dei rifiuti, anche in pieno giorno. Poco distante, dieci metri oltre la strada asfaltata e un marciapiede che probabilmente non è mai stato calpestato da un pedone, oggi ricoperto da erbacce e immondezza, riposa la carcassa di un frigorifero. Incorniciato da immancabili buste con altra spazzatura.
LA SCONFITTA La lotta alle discariche, insomma, sembra avere davvero le armi spuntate. Le telecamere piazzate in questi anni dalla Forestale in alcuni punti critici di Santa Gilla erano sì riuscite a inchiodare diversi responsabili dello scempio (alcuni padroncini erano stati sorpresi a disfarsi di materiali edili dietro la città mercato ma anche di rifiuti ben più insidiosi come barattoli di vernice e solventi scaricati direttamente in acqua) ma non a fermare definitivamente i vandali.
LA PULIZIA C'era stata anche un'importante bonifica, costata alle casse del Comune 300mila euro, che aveva permesso di eliminare sette discariche storiche intorno alla laguna, anche lo scempio a due passi dalla Città mercato. Un anno e mezzo dopo i cumuli si stanno riformando. E nuove discariche stanno spuntando a Santa Gilla. Tra queste anche le più recenti venute su nei giorni scorsi non lontano dall'ingresso del Consorzio di pesca
I CONTROLLI Ieri la pattuglia della Forestale di Molentargius, che ha dirette competenze anche sul versante sud-orientale in cui insiste la laguna cagliaritana, ha fatto un sopralluogo. La speranza è che i responsabili delle discariche abbiano lasciato involontariamente “la firma”, un indizio che consentirebbe ai ranger, come in altre occasioni, di inchiodarli.
Andrea Piras