Nella notte tra giovedì e venerdì qualcuno ha sistemato una croce rovesciata nella torretta
Se il Bastione è terra di nessuno Dopo la chiusura di bar e locali i vandali agiscono indisturbati
«Quando ho visto quelle cinque persone sulla torretta sono rimasta un po' perplessa: le ho mostrate ai miei colleghi ma poi sono tornata a lavorare». Era la notte tra mercoledì e giovedì, qualche minuto prima delle 2: Cristina Ceccarelli era impegnata tra i tavoli del Caffè degli spiriti, al Bastione. Non ha dato troppo peso alla vicenda. Anche perché quelle cinque persone sono sparite quasi subito senza lasciare traccia del loro passaggio. «La croce sistemata al contrario è apparsa solo la notte successiva: l'ho scoperto solo leggendo la notizia sul web».
IL RAID Probabile, dunque, che la posa della croce sia stata rimandata di un giorno perché quelle persone sono state disturbate. O può anche essere che quel raid fosse solo un sopralluogo. Resta, comunque, il fatto che ancora una volta la splendida terrazza è stata sfregiata: ad aprile tantissime croci sono state sistemate nelle recinzioni per protestare per la “morte del quartiere”. E quasi quotidianamente vengono spezzate le lastre di marmo e vengono sporcate con le bombolette spray le protezioni in plexiglas.
LA SITUAZIONE Atti di vandalismo che accadono durante la notte. «Di giorno», racconta Andrea Pisu, residente di Castello, «la situazione è molto tranquilla: conosco bene molti abitanti del quartiere e sono tutti molto felici di questa nuova vita del Bastione. Certo, anche noi vediamo le lastre di marmo rotte o le scritte sulle protezioni. Ma quasi tutti noi lavoriamo: siamo già a letto quando succedono queste cose».
LE INCURSIONI La notte è complice del vandali. «È solo», interviene Alessandro Alfonso, gestore del Caffè degli Spiriti, «una questione di controlli». Lui parla a ragion veduta. «Nella zona di nostra pertinenza», spiega, «in quelle poche ore tra la chiusura e l'apertura per le pulizie c'è sempre una persona che controlla. Basta la sua presenza per allontanare potenziali pericoli». Niente di grave, quasi sempre. «Al massimo, arrivano ragazzini con gli alcolici portati da casa che allestiscono estemporanei botellon». Il problema riguarda il resto del Bastione. «Nel nuovo bando per la concessione degli spazi», conclude Alfonso, «bene ha fatto il Comune a chiedere al vincitore la vigilanza della terrazza». Si prospetta un futuro sereno. Ma il presente?
Marcello Cocco