MUNICIPIO
. Replica alle polemiche sulla chiusura del centro
«Non abbandoniamo i più fragili» Ha creato polemiche la chiusura del centro di solidarietà di viale Sant'Ignazio: gli ospiti dovranno lasciare la struttura per essere avviati a un percorso di autonomia. Ma c'è chi ha letto la decisione come un avviso di sfratto. E il Comune risponde con una nota. “Già a marzo”, si legge, “i Servizi sociali avevano convocato gli ospiti per condividere e sottoscrivere un progetto personalizzato che li accompagnasse in un percorso di autonomia, offrendo loro sia una soluzione abitativa alternativa, sia un sostegno di tipo economico, sia l'aiuto di professionisti sino alla conclusione del progetto”.
“Alcuni ospiti”, prosegue il comunicato, “sono già beneficiari di altre forme di sostegno, tutti hanno diritto alle misure di inclusione nazionali e regionali e il Comune intende continuare a sostenerli e aiutarli in un percorso verso condizioni di vita rispettose della loro dignità: 30 ospiti su 88 hanno già lasciato la struttura e per gli altri è necessario attivare i progetti personalizzati, per i quali sono già stati impegnati i fondi sul bilancio”.
“L'invito alla sottoscrizione di un progetto personalizzato non va confuso con un preavviso di sfratto: nessuno verrà lasciato solo, nessuno verrà lasciato per strada. È comprensibile che le persone più fragili temano l'abbandono di una sede che per anni è stata la loro casa ma contrastiamo ogni tentativo di strumentalizzazione di azioni volte a tutelare l'incolumità delle persone. Continuiamo ad auspicare la collaborazione da parte di tutti i soggetti coinvolti”.
“Non solo l'amministrazione è impegnata nella ristrutturazione ma sono già in corso tutte le procedure per attivare, con la stessa attenzione da sempre rivolta alle persone più fragili, nuove forme di accoglienza, in collaborazione con i soggetti del terzo settore”.