Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bando periferie, salvi i fondi per i Comuni sardi

Fonte: L'Unione Sarda
22 ottobre 2018

Accordo raggiunto tra enti locali e Governo: di nuovo disponibili 130 milioni

Bando periferie, salvi i fondi per i Comuni sardi I fondi per le periferie destinati ai Comuni sardi dal governo Renzi sono salvi. Cancellati lo scorso agosto con un emendamento al decreto “Milleproroghe”, sono stati ripristinati grazie a un'intesa tra governo e Comuni in sede di conferenza unificata che ha messo al sicuro fondi per 1,6 mld di euro.
«Soldi al sicuro»
«Ora, nella legge di bilancio, saranno inserite disposizioni grazie alle quali i comuni potranno beneficiare delle risorse previste già dal 2019 in base però a spese già sostenute e documentate», ha detto Erika Stefani, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie. «Come diciamo dall'inizio di questa vicenda», ha aggiunto, «il governo avrebbe trovato una soluzione e così è stato. Ora che Anci è di nuovo seduta al tavolo della Conferenza possiamo finalmente ricominciare a lavorare sulle intese che sono fondamentali per la vita dei cittadini».
«Tutti i progetti del Bando Periferie saranno finanziati per intero, con l'aggiunta di aver liberato anche 2 miliardi di euro per spese di investimento per tutti i Comuni che hanno avanzi di amministrazione, non solo quelli del bando», ha aggiunto Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera.
Per l'Isola 130 milioni
All'Isola sono stati destinati 130 milioni di euro per la riqualificazioni delle zone degradate. Tutti i comuni, dal nord al sud della Sardegna, hanno già presentato i progetti ma quest'estate se li sono visto scippare.
Da qui la protesta di sindaci e istituzioni regionali a tutti i livelli. «È incomprensibile come un contratto già scritto venga cancellato dall'oggi al domani senza precedenti accordi, senza preavviso, senza condivisione e senza che precisi criteri spieghino come e perché lo stesso sia stato abrogato o rinviato nella sua efficacia», aveva protestato la sindaca grillina di Carbonia Paola Massidda.