SAN MICHELE. Accessi pericolosi, buche e traffico pesante
Una raccolta di firme per strade asfaltate e più sicure
Due sole vie per entrare e uscire con le auto, e sempre a rischio e pericolo di chi entra o esce; buche importanti e - nel bel mezzo di un incrocio - un pozzetto fognario sporgente che mettono in serio pericolo sospensioni e coppe dell'olio; neanche un grammo d'asfalto, nessun lampione; piazzole dove la sera gli incivili (cagliaritani e trasfertisti, privati e padroncini con le loro Apixedde ), scaricano rifiuti e macerie; angoli discreti in cui ci si apparta per iniettarsi una dose di eroina o consumare un po' di sesso a pagamento. E una fauna variegata: zanzare, ratti, bisce, porcospini. Benvenuti nel rione dimenticato di via Aspromonte-via della Silla-via delle Langhe: un fazzoletto di città, stretto fra via Cornalias, via Mandrolisai e viale Aldo Marongiu, a pochi passi dal cimitero di San Michele, nato in gran parte in maniera abusiva mezzo secolo fa e che ora chiede pari dignità col resto della città.
Parcheggi
Qui vive una quarantina di famiglie e operano tre parcheggi custoditi. «I nostri clienti? Soprattutto commercianti ambulanti coi loro furgoni carichi di merce», racconta Antonello Piras. Il suo parcheggio si trova nella parte bassa di via Delle Langhe, a ridosso di una delle barriere di new jersey sistemate due anni dal Comune per impedire il transito in una strada che allora era una distesa di discariche abusive e ora è una giungla urbana. «Con le strade in queste condizioni - aggiunge Piras - molti hanno difficoltà a raggiungerci e pensano di andare altrove».
Richieste
I parcheggi attirano traffico pesante tra via Aspromonte, via della Sila e via delle Langhe: «Oltre ai furgoni carichi qua passano anche auto e Tir», confida Gianfranco Campesi, residente qui da sempre. Nel suo soggiorno, accanto al computer, c'è un raccoglitore pieno di documenti: dieci anni di carteggi con l'amministrazione comunale. Oggetto: le condizioni del rione, gli accessi, le strade. Risposte? «Sempre le stesse: non ci sono i fondi, vedremo con la programmazione, interverremo». La promessa più recente? «Sette mesi fa, con un'e-mail firmata da un dirigente del Comune». Da allora, non è cambiato nulla. Anzi: «Con le ultime piogge, le condizioni delle strade sono peggiorate tantissimo: parte della condotta fognaria di via delle Langhe è ormai emersa, e c'è il rischio che, col passaggio dei Tir, le condutture si danneggino». La fogna è stata realizzata a metà anni Novanta a spese dei residenti perché via delle Langhe, a differenza delle altre due, è privata: «Però è aperta al transito dei veicoli, quindi ha una funzione pubblica».
Pari dignità
Nelle ultime settimane si sono raccolte firme in calce a una petizione. «Chiediamo che il Comune faccia le manutenzioni e che si inizi a discutere del risanamento del rione», spiega Campesi. «Abbiamo anche raccolto dei soldi per riparare noi le strade. I titolari dei garage hanno contribuito. Però ci siamo fermati: qui, ormai, il 95 per cento del rione è regolare, gli abusi sono stati quasi tutti sanati; perché dovremmo pagare noi interventi che competono al Comune?»
Marco Noce