COMUNE. La candidatura a governatore apre diversi scenari in vista del voto
Se il sindaco andasse alla Regione potrebbe toccare alla sua vice
A piccoli passi verso un futuro incerto. Per tentare di prevedere quel che accadrà in Comune nelle prossime primavere è necessario procedere per ipotesi e con cautela. Dando per certa la candidatura alla presidenza della Regione di Massimo Zedda è lecito ipotizzare che il posto del sindaco sia destinato a restare vacante almeno per un po'.
Ecco, qualora non sia il sindaco a dimettersi (procedura che accelererebbe di parecchio le cose), ma si renda necessario l'intervento del Consiglio comunale per dichiararlo decaduto per incompatibilità (a seconda del risultato elettorale) i tempi per le consultazioni cittadine potrebbero allungarsi, e non di poco. In questo caso la fascia passerebbe alla vice Luisanna Marras che, benché in via eccezionale, sarebbe la prima sindaca di Cagliari in attesa di nuove consultazioni.
«Sia l'amministrazione del Comune sia quella della Città metropolitana potrebbero continuare a vivere fino all'apertura della nuova finestra elettorale nella primavera del 2020 affidandosi ai vice di Massimo Zedda», spiega il capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale Fabrizio Rodin che - in qualità di vice sindaco della Città metropolitana - è coinvolto in prima persona nell'effetto domino scatenato dal voto di febbraio. Se Zedda traslocasse in viale Trento sarebbe Rodin a guidare l'amministrazione dell'area vasta fino al 2020.
Prima ipotesi
Ricapitolando: sono tre gli scenari possibili in vista del voto. Se il primo cittadino si spogliasse della fascia alla vigilia delle elezioni e si presentasse alle urne da privato cittadino, ci sarebbe il tempo per organizzare le Comunali entro la primavera successiva. A quel punto inizierebbe una corsa sfrenata per stilare le liste e ogni coalizione cercherebbe il candidato ideale per succedere a Massimo Zedda e incoronarlo prima dell'estate.
I vice in carica
In mancanza di dimissioni, potrebbe essere il Consiglio comunale a esprimersi sulla vicenda. Se Zedda diventasse il nuovo presidente della Regione o conquistasse almeno un posto in Consiglio regionale, l'Assemblea civica presieduta da Guido Portoghese potrebbe mettere all'ordine del giorno l'incompatibilità dei due ruoli. A questo punto però sarebbe determinante l'agenda di Palazzo Bacaredda. Anche se la questione fosse iscritta all'ordine del giorno della prima seduta utile, infatti, la discussione potrebbe slittare di qualche settimana e non ci sarebbe più il tempo necessario per organizzare le Comunali entro maggio.
In questo caso la soluzione più probabile sembra quella di affidare la guida del Municipio a Luisanna Marras, vice sindaca e assessora alla Politiche della casa e Mobilità, che resterebbe in carica fino alla prima finestra elettorale utile che si aprirebbe nella primavera dell'anno successivo. Escluso l'arrivo di un commissario la cui nomina è prevista solo nel caso in cui venga sciolto il Consiglio comunale.
Tutto come prima
In un gioco di ipotesi non è possibile escludere neppure quella secondo la quale tutto sia destinato a restare come prima. In mancanza di dimissioni preventive, senza una vittoria nella corsa a presidente e in assenza di un posto in Consiglio (anche se i sardi gli riservassero uno scranno nell'assemblea regionale, Zedda potrebbe scegliere di rinunciarci per continuare a fare il sindaco) non ci sarebbe nessuna rivoluzione. Nelle stanze del Comune tutto resterebbe esattamente com'è fino alla scadenza naturale della legislatura che è prevista per la primavera del 2021.
Città metropolitana
Un capitolo a parte spetta all'amministrazione alla quale fanno capo i comuni dell'area vasta. Anche in questo caso a fare un passo in avanti dovrà essere il vice di Massimo Zedda. Se Luisanna Marras diventasse sindaca di Cagliari anche nella Città metropolitana scatterebbe l'avanzamento del vice e Fabrizio Rodin sarebbe chiamato a guidare l'ente fino al 2020.
Il futuro di Comune e Regione è legato a filo doppio: tutto si deciderà nelle prossime settimane quando verrà definito il destino politico di Zedda e della città.
Mariella Careddu