Sovrintendenza «La domus del Corso? nUn porticus»
La domus romana del Corso non è, in realtà, una domus. La precisazione arriva dalla sovrintendente Maura Picciau. «Non si tratta», specifica, «di una domus romana ma, verosimilmente, di un edificio pubblico del I secolo a. C., un porticus, luoghi deputati agli affari e all'incontro sociale». Un monumento che potrà essere visitato solo dagli studiosi: sistemate le lastre d'acciaio, verrà poi posata la pavimentazione. E proprio sulla copertura Picciau ha una puntualizzazione da fare. «Con dispiacere veniamo additati quali causa di ritardo operativo e di maggiorate spese in termini di pubblico denaro. Non è stata la Soprintendenza a richiedere quel tipo di copertura ma sono stati giustamente i progettisti stessi, in virtù dell'obbligo di mantenere la sicurezza, evitando l'interro degli scavi, a calcolare lo spessore delle lastre di acciaio per il solaio che è anche piano calpestabile».