Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In bilico il futuro di Zedda, sabato vertice della coalizione Potrebbe lasciare Cagliari ma le elezi

Fonte: L'Unione Sarda
6 marzo 2019

A Fordongianus la riunione per decidere le strategie

In bilico il futuro di Zedda,sabato vertice della coalizione Potrebbe lasciare Cagliari ma le elezioni slitterebbero 

Tutte le strade porterebbero al Consiglio regionale, ma questo non toglie che siano tortuose e piene di ostacoli. Per Massimo Zedda la decisione sul proprio futuro politico pesa come un macigno, perché da qualsiasi parte la si voglia vedere, non sarà indolore.
Scegliere di sedersi tra i banchi dell'opposizione sarebbe un atto di coerenza rispetto a tutto ciò che è successo prima del 24 febbraio. Ma questa coerenza ha un peso enorme sul Comune di Cagliari che dopo due anni e mezzo potrebbe cambiare amministrazione. La scelta di Zedda, dunque, è un intreccio di valutazioni personali e politiche, sulle quali intervengono le variabili dei regolamenti.
Gli alleati
La sensazione è che attorno a Zedda si voglia continuare a costruire il progetto di centrosinistra, senza avere lo stress della campagna elettorale e sabato all'incontro di Fordongianus si discuterà di questo aspetto. Il segretario regionale del Pd Emanuele Cani dice: «Non ho mai pensato alla scelta di Zedda per la presidenza della Regione come legata soltanto alle elezioni». Un preludio all'invito: «Mi auguro prosegua con questo progetto che possa avere una prospettiva politica in Sardegna. È vero che la sua dedizione verso Cagliari è nota e sono sicuro saprà fare la scelta migliore». Eugenio Lai, consigliere regionale di Leu, è pronto a «rispettare qualsiasi scelta considerato che Cagliari è il capoluogo e insieme alla Città metropolitana merita un sindaco d'eccellenza come Massimo».
Le alternative
Le amministrative nell'Isola dovrebbero celebrarsi il 26 maggio, assieme alle Europee. Il presidente della Regione deve convocare i comizi elettorali 45 giorni prima di quella data, ossia entro l'11 aprile. Circoletti rossi sul calendario perché su questi si basa una parte del ragionamento che coinvolge Zedda e il centrosinistra. Se la scelta fosse per mantenere la carica di sindaco, tutto sarebbe vanificato, ma se l'idea è quella di sedere tra i banchi dell'opposizione in Consiglio regionale, allora ci sono due vie percorribili.
Il commissario
Nel caso vengano presentate le dimissioni, Zedda ha disposizione 20 giorni per ripensarsi. Alla scadenza di questo periodo la Regione nomina un commissario che traghetterà il Comune alle elezioni. Tutto è legato ai tempi di proclamazione degli eletti in Consiglio regionale perché l'accavallarsi dei tempi potrebbe tenere il Comune di Cagliari fuori dal gruppo di quelli che andranno al voto a maggio. C'è poi l'ipotesi della decadenza che permetterebbe al vice sindaco Luisa Anna Marras e alla Giunta di stare in carica sino alle elezioni. Sarebbe il consiglio comunale a sollevare l'incompatibilità di Zedda rispetto alla carica di consigliere e decretarne la decadenza.
L'attacco
Il governo di centrodestra potrebbe intervenire aprendo una finestra per le amministrative in autunno, anche se ancora l'ipotesi non è concreta. Non piace la linea scelta da Zedda: «Solo la spregiudicatezza del centrosinistra può lasciare la situazione in questo caos», attacca l'esponente di Sardegna 20Venti, Stefano Tunis, «tutto il centrosinistra continua a deliberare e amministrare come se non fosse successo nulla, sono delle truppe in fuga».
Matteo Sau