EMERGENZA RIFIUTI.
C'è di tutto: elettrodomestici e infissi, mobili, reti metalliche e vernici. Il 6 maggio via i cassonetti
Castello diventa un grande immondezzaio Nel quartiere residenti e turisti costretti a convivere con buste gettate sulle strade e nelle piazze
Sacchi della spazzatura che traboccano dai cassonetti, vecchi elettrodomestici adagiati di fianco ai palazzi storici e un tanfo sgradevole che si diffonde per i vicoli. Da qualche giorno il sistema di raccolta dei rifiuti a Castello sembra essersi parzialmente paralizzato. Se da un lato alcuni cassonetti appaiono in buone condizioni e i rifiuti vengono regolarmente ritirati - come in via Corte d'Appello e in via Santa Croce - in altre parti del quartiere la situazione pare critica.
I problemi
In via Lamarmora e via Canelles decine di buste dell'immondezza indifferenziata sono state ammassate alla rinfusa, riempiendo i contenitori e traboccando sulla strada. Così anche in piazza Indipendenza: accanto a Palazzo Sanjust, tra gruppi di turisti che scattano foto ricordo, c'è un cassonetto colmo di spazzatura. Ma non solo. Qualcuno, approfittando della situazione, ha abbandonato a ridosso dei raccoglitori vecchi infissi ed elettrodomestici in disuso. È quanto accaduto in vico Lamarmora I dove, accanto ai cassonetti strapieni di rifiuti, sono stati lasciati i resti di una poltrona, di un mobile e alcuni manufatti in legno come una sedia e un'anta di una finestra. In vico Pietro Martini lo scheletro di un vecchio frigorifero occupa parte della strada, mentre alla fine di via Dei Genovesi sono stati abbandonati una rete metallica, elettrodomestici in disuso e secchi di vernice.
Il ritiro
Per quanto riguarda la raccolta, si presenta un'analoga situazione anche in altre zone della città come nella centrale via Bellini e nel quartiere San Benedetto, dove spesso i cassonetti rimangono intasati dalla spazzatura di troppo.
Matteo Piano