Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Contratto di 7 anni, costerà 211 milioni

Fonte: L'Unione Sarda
2 luglio 2019


La rivoluzione è stata completata il 1 giugno, quando il 99% dei cassonetti sono spariti dalle strade e il sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta ha finalmente raggiunto tutte le utenze cittadine.
Una svolta epocale che sta cambiando le abitudini dei cagliaritani trascinandosi però polemiche e problemi. In molti rioni (non solo periferici) il servizio stenta infatti a decollare e c'è chi non si mette problemi a gettare i rifiuti dove capita, tanto da aver creato un'emergenza ambientale che la nuova giunta guidata da Paolo Truzzu ha promesso di stroncare bonificando la città e potenziando i controlli.
Il nuovo appalto per i “Servizi integrati di igiene urbana”, vinto dall'associazione temporanea d'imprese costituita da De Vizia Transfer spa, Coop Lavoratori ausiliari del traffico (oggi diventata Cooplat Ambiente srl) ed Econord spa, è operativo dal 1 ottobre del 2017, grazie a un contratto della durata di sette anni per un costo a carico del Comune di 211 milioni di euro complessivi.
Per i primi 150 giorni i cagliaritani avevano potuto continuare a gettare l'immondizia all'interno dei 9.961 cassonetti differenziati presenti lungo le vie cittadine, che sono stati progressivamente eliminati a partire dal 1 marzo 2018, quando il porta a porta è stato introdotto nelle prime “macrozone”. Un processo lungo e difficile che si è articolato in ben nove fasi, l'ultima completata lo scorso 27 maggio, per consentire l'introduzione del nuovo sistema nel modo più indolore possibile. Complessivamente sono state coinvolte dal cambiamento 82.000 utenze domestiche e 13.000 tra commerciali e studi professionali, con la distribuzione di oltre 470.000 contenitori, tutti dotati di microchip per la loro identificazione.