POETTO.
Multe salate a chi abbandona mozziconi di sigaretta e rifiuti, cresce il numero degli ambulanti in regola
I vigili da spiaggia e le richieste dei bagnanti Diminuita la litigiosità per la musica ad alto volume e c'è chi protesta per gli odori indesiderati
Ok, d'accordo: la Polizia municipale è anche un servizio pubblico di emergenza, ma quella olfattiva - nel senso che il vicino di ombrellone puzza orribilmente, perché frequenta poco bagnoschiuma e deodoranti - è più questione di pulizia, che di Polizia (per quanto locale). «Ma quello lì puzza molto», ha insistito un bagnante al Poetto, che protestava con la pattuglia a piedi della Polizia locale, «è insopportabile». Loro, gli agenti non forniti di misuratori di Ph delle ascelle, hanno fatto l'unica cosa che potevano fare: «Signore», hanno detto al bagnante-puzzola, «oggi c'è un caldo terribile. Perché non si fa un bagno, così si rinfresca un po'?». E quello, che di pulito e deodorato non aveva nemmeno la coscienza, un tuffo l'ha fatto, Così alla fine nell'aria non c'era più, come dire, baruffa.
Sabbia e asfalto
Capita di tutto, nella giornata-tipo della pattuglia a piedi della Polizia locale, cioè un nucleo di quattordici agenti che ogni giorno - suddivisi in squadre composte da due operatori - girano per il Poetto cagliaritano: non solo nel lungomare (zona a traffico limitato con innumerevoli tentativi di sfondamento), con una pattuglia in auto d'appoggio pronta a dare supporto ai colleghi a piedi e in calzoncini, ma anche sull'arenile, che da quando esiste il servizio a piedi non è più terra di nessuno: anche i furti sono diminuiti. «È un importante servizio di prevenzione», spiega il comandante della Polizia locale, Mario Delogu, «prima ancora che di repressione».
Affari abusivi in spiaggia
Sull'arenile si fa commercio di tutti i tipi: bibite, cocco-fresco-cocco-bello, teli da bagno, capi di vestiario, ciondoli, custodie per cellulari e mille altri oggetti. E poi ci sono le “prestazioni professionali”: massaggiatrici (quasi sempre cinesi) e parrucchiere. «Attività del tutto abusive», commentano gli agenti, «e per questo da sanzionare con verbali pesanti». E poi ci sono i venditori, sempre più nel mirino del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, anche se dalle nostre parti il suo intervento non ha cambiato granché: «La norma sul commercio abusivo esisteva già, le sanzioni le abbiamo sempre fatte», spiega la pattuglia a piedi: «Per svolgere l'attività di ambulante è necessaria una concessione e l'ottanta per cento dei venditori ce l'ha». Non il cingalese controllato alla prima fermata, però, che dunque riceve come ricordo una multa da 1.032 euro. Ai venditori di granite è concesso di riposarsi un po', ma è un'attività itinerante e quindi devono spostarsi abbastanza spesso.
Cicche e rifiuti
Negli ultimi anni, rilevano gli agenti a piedi, è migliorata la pulizia del Poetto: nel senso che i bagnanti lo sporcano di meno. Il senso civico, insomma, aumenta. Chi lascia spazzatura, o conficca le cicche di sigarette nella sabbia, è sanzionato anche quando dice: «Le avrei buttate al momento di andarmene». E lo dicono proprio tutti.
Le scaramucce
Bagnanti (e passeggianti) al Poetto sono spesso litigiosi: la presenza degli agenti serve anche a raffreddare gli animi. Radio ad alto volume, persone infastidite dal fumo di sigarette (fumare non è vietato, sempre che si buttino le cicche nel cestino dei rifiuti o nei posacenere portatili), l'eterna contrapposizione tra ciclisti e pedoni: i secondi camminano sulla pista dei primi, costretti a schivarli. E no, in quei dialoghi non si ricorre a un linguaggio formale.
Luigi Almiento