La rassegna cagliaritana
Arte, cibo, cultura: si è chiusa con successo ai Giardini Pubblici la rassegna di Artecrazia Futurismo e domeniche d'agosto
Olive farcite di bigliettini, Sformato Sfidante, Carneplastico, Frutta alla Baionetta. Aperitivo e cena in pieno stile futurista, domenica scorsa ai Giardini Pubblici, al suono della musica di Luigi Russolo, di Prokofiev, di Schostakovitch. Il menù non prevedeva ovviamente la pastasciutta, "assurda religione gastronomica italiana", cibo che causa fiacchezza e sarebbe bene sostituire con una "trancia di salmone d'Alaska ai raggi di sole con salsa Marte" o anche con una salutare "beccaccia in salsa Venere". Stabilita l'atmosfera e la sinergia dei sensi, è stato il momento dell'arte visiva e della visita all'interno della Galleria Comunale.
Guidati con garbo e competenza dalla storica dell'arte Stefania Mele, i visitatori sono stati condotti davanti alle opere degli artisti che formano il nucleo futurista della Collezione Ingrao, ovvero attraverso le stanze de "Il giardino metallico". Dipinti e sculture firmate Balla, Boccioni, Cominetti, Crali, Depero, per fare qualche nome, e dai sardi Marras e Sini. Alla voce duttile dell'attrice Daniela Spissu il compito di evocare, attraverso brani d'epoca, la temperie del tempo e gli echi del "rumorismo ". Era la serata conclusiva delle "Domeniche d'agosto", una rassegna, organizzata dall'associazione culturale Artecrazia in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, che ha portato nelle sale della Galleria Comunale un pubblico numeroso e decisamente incuriosito. I cinque appuntamenti precedenti erano improntati al medesimo concetto di commistione tra teatro, letture, concerti, performances. Azioni simultanee che, racconta la presidente dell'associazione Sara Costa, hanno attratto oltre agli appassionati persone che semplicemente prendevano il fresco tra gli alberi e le fontane e mai avevano varcato le soglie del museo.
Con "Variazioni futuriste" si conclude un piccolo coraggioso ciclo che ha dato un contributo di qualità alle notti cittadine ed ha avuto il sostegno di Annamaria Montaldo, direttrice della Galleria Comunale. I sei giovani soci di Artecrazia non si sono arresi neppure di fronte alle inevitabili difficoltà derivate dal periodo: convinti che un assaggio gastronomico renda gli animi più disponibili, per mettere in tavola le loro ricette futuriste non hanno esitato a chiedere aiuto a mamme, zie e nonne. Che si sono prodigate a realizzare misteriosi "complessi plastici saporiti, la cui armonia originale di forma e colore nutra gli occhi ed ecciti la fantasia prima di tentare le labbra".
ALESSANDRA MENESINI
02/09/2009