Cartelle mediche tra i rifiuti abbandonati
C'erano anche insospettabili tra i diciannove denunciati dalla Forestale per abbandono illegale di rifiuti. A disfarsi della spazzatura, e tra questa anche cartelle mediche con dati sensibili, una dottoressa cagliaritana e un agente immobiliare che aveva deciso di ripulire i suoi locali. Entrambi avevano affidato la “bonifica” degli uffici ad autotasportatori privati che avrebbero dovuto conferire il materiale in discariche autorizzate. Peccato che i cosiddetti “padroncini” hanno pensato bene di scaraventarli sul territorio: nella zona di Sa Scafa, a Giorgino, e in via San Paolo.
I responsabili
Nella rete tesa dall'Ispettorato di Cagliari del Corpo forestale coordinato dal comandante Carlo Masnata nell'ambito di intervento ad ampio raggio predisposto dalla direzione generale e affidati al nucleo investigativo guidato dal commissario Fabrizio Madeddu sono rimasti impigliati, da aprile a fine settembre, ben 19 “inquinatori”.
I cumuli
Quattordici le discariche abusive sequestrate, confiscati di 5 camioncini utilizzati per il trasporto illegale di rifiuti, contestate 44 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 85mila euro. L'azione della Forestale si è estesa anche al resto della provincia, dove sono stati segnalati ai Comuni di competenza, per la bonifica, altri 146 punti di accumulo e discariche. «Dai nostri servizi - spiega Carlo Masnata - emerge che gli autori degli illeciti appartengono ad eterogenee categorie sociali e risultano sia esercenti di varie attività produttive sia privati cittadini». Nella zona Monte Claro una pattuglia ha sorpreso una donna in auto, con un bambino a bordo, che dopo aver parcheggiato nella piazzola gettava alcuni sacchi di spazzatura in una cunetta; alla donna, che è stata obbligata a riprendersi i rifiuti, è stata applicata una sanzione di 600 euro.
Le schede
A Sa Scafa, in una montagna di rifiuti imbustati c'erano schede personali di pazienti che hanno permesso di risalire alla professionista che si era disfatta del proprio archivio. Alla dottoressa è stata inflitta una sanzione di 6.500 euro (regolarmente pagata) e imposto lo sgombero dei rifiuti. Già eseguito. In caso di inottemperanza, sarebbe infatti proseguita l'azione penale. In via San Paolo da alcuni scatoloni accatastati si è risaliti a un'agenzia immobiliare che per il cambio dell'ufficio si era liberata di tutto l'archivio. Per il titolare una sanzione di 6.500 euro l'ordine di rimozione e conferimento in discarica autorizzata. In due distinte operazioni sono stati sorpresi in via San Simone 2 camion che trasportavano illegalmente rifiuti. I proprietari stavano raggiungendo le sponde di Santa Gilla dove - secondo la Forestale - si sarebbero liberati dal materiale. Per questo i veicoli sono stati messi sotto sequestro.
La zona
È, quella di Santa Gilla, una delle aree più utilizzate dai “padroncini” per disfarsi dei rifiuti ingombranti. Facile raggiungerla, nascosta per operare indisturbati. Almeno fino a quando gli inquinatori non finiscono davanti a una “fototrappola”.
Andrea Piras