Poetto tutto l'anno? Sì e no
Dimenticato, anche se soltanto in parte e con un certo fastidio, il caldo rovente di luglio e agosto, l'estate di San Martino i cagliaritani vorrebbero viverla a lungo. Proiettarla senza limiti oltre l'autunno, dentro l'inverno, fino alla primavera. Ma così non sarà. Perché se le previsioni a lunga scadenza non piacciono in primo luogo ai meteorologi per via dei troppi errori in agguato, qualche indicazione azzardata gli esperti se la concedono. Le ipotesi raccontano di sciroccate, libecciate e bassa pressione che potrebbero in questi ultimi giorni d'ottobre e nei trenta di novembre far arrivare un po' di pioggia sul Poetto.
La scelta
Anche per questo, al di là della data ufficiale del 31 ottobre indicata come termine ultimo per smantellare gli stabilimenti, la voglia di restare aperti non convince neppure gli irriducibili, i titolari degli stabilimenti che vorrebbero soddisfare la domanda di servizi aperti per un'estate senza fine.
L'invito
Al Lido quei gradi in più registrati dentro lo stabilimento e in spiaggia anche quando soffia il maestrale, spingono gli affittuari delle cabine a confermare il contratto oltre l'estate. «Non chiudiamo, non lo facciamo da sempre, abbiamo parecchie richieste per le cabine durante l'inverno e proprio in questi giorni è cominciata la stagione sportiva», spiega Angelo Cerina, titolare del Lido. Sabato, inoltre, è stato inaugurato il polo cinofilo per l'addestramento dei cani da soccorso.
Il listino
Tante le richieste per le cabine. Per quelle di prima e seconda categoria, affittabili per l'intera stagione invernale, i costi vanno dai 720 agli 840 euro con sei tessere incluse. Trecento euro, invece, servono per affittare la cabina a ottobre, novembre e dicembre. «Chi ha l'abbonamento annuale - spiega Cerina - viene da noi per prendere il sole e rilassarsi ma anche usufruire del bar e del ristorante».
La rinuncia
«Chiudiamo, assolutamente sì». Non ha dubbi Alessandro Murgia, titolare dell'Emerson, l'impianto che dopo una chiusura lunga diciotto mesi ha riaperto a maggio i battenti. «Le richieste di proseguire la stagione anche oltre il 31 ottobre ci sono eccome, ma pensare di farlo è veramente impossibile. Garantire il servizio di salvamento e vigilanza ha costi notevoli e non sarebbero assolutamente compensati dai guadagni per ombrelloni e lettini. Terremo invece aperto il ristorante e per chi lo richiede e lo desidera metteremo a disposizione i lettini». Per Murgia, «è questa una stagione esposta alle mareggiate, alle sciroccate anche piuttosto violente. Mantenere le postazioni attive significa rischiare. Può voler dire danni e perdite».
Insomma, dal 31 ottobre si levano le tende. Una scelta già fatta dal D'Aquila, che il 30 settembre ha chiuso la stagione balneare per gli improponibili costi-benefici dei servizi fuori stagione, pur mantenendo come sempre, come da tradizione le porte aperte dello stabilimento.
La scommessa
Insomma, sarà un inverno da vivere giorno per giorno, settimana per settimana. Al sole, nei chioschi del Poetto e nei loro ristoranti e bar. E magari nelle sdraio quando il beltempo inviterà a trascorrere una mattina al sole.
Andrea Piras