Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Contrordine: il luna park è per tutti

Fonte: L'Unione Sarda
20 dicembre 2019

Contrordine: il luna park è per tutti
La giornata di divertimento, senza barriere fisiche e culturali, annunciata dal Comune per portare domani i ragazzi disabili al luna park (“Non solo assistenza”), continua a tenere banco. In Consiglio comunale innanzitutto, dove la minoranza, con Rita Polo, alza il tiro «contro un'iniziativa-spot che associa disabili e bisognosi in una visione pietistica, totalmente superata». Anche sui social, dove da due giorni litigano favorevoli e contrari. E tra le associazioni, con Olimpia onlus che parla di «attacco strumentale» mentre Special Olympics continua a prendere le distanze e l'Anffas che si sfila dopo essere stata erroneamente indicata tra quelle promotrici.
La querelle
Il giorno dopo la presentazione al Comune del progetto, l'assessore alle Attività Produttive Alessandro Sorgia prova a fare chiarezza. «L'evento è aperto a tutti i ragazzi, non solo ai disabili», dice. «Questo concetto lo abbiamo detto fin dal primo momento». Da qui, la già confermata partecipazione di associazioni sportive, come la Leonardo, e di alcune scuole, come l'Istituto comprensivo 4 di Quartu, «che hanno aderito con entusiasmo», sottolinea. Per questo motivo, «rilancio l'invito per una massiccia partecipazione, anche a quelle famiglie che due ore a un luna park purtroppo non se lo possono permettere», spiega ancora.
Inclusione
Proprio sul fatto che l'iniziativa sia inclusiva o meno si dividono favorevoli e contrari. «Tutti devono avere diritto a divertirsi», spiega Sorgia, «disabili, bisognosi, normodotati. Di tutte le classi sociali, abbienti e meno abbienti. Questo è sempre stato il primo obiettivo della giornata di sabato». Ma c'è n'è anche un altro: «Richiamare l'attenzione sul problema delle barriere architettoniche, sia fisiche che culturali, purtroppo ancora presenti anche in città, proponendo appunto un luna park accessibile a tutti». «Il Comune, in questa circostanza, non ha coinvolto tutte le associazioni», dice Rita Polo. «Il nostro dissenso non è contro l'iniziativa dei privati», precisa.
«Mi dispiace che questo progetto che ha riscosso consensi tra tantissime persone sia stato strumentalizzato da parte dell'opposizione, con argomentazioni non veritiere. Un vero autogol, non il primo. Noi, comunque, andiamo convinti per la nostra strada, incontriamo tante persone e traduciamo in azione politica», ribatte l'assessore.
Le associazioni
Divise anche le associazioni. L'Anffas, dopo essere stata erroneamente chiamata in causa indicata tra quelle promotrici, precisa che l'associazione «non è assolutamente coinvolta né nell'organizzazione né a una partecipazione», dal momento che, «ad oggi non siamo stati contattati dagli organizzatori». Olimpia Onlus di Carlo Mascia, che invece ha sposato l'iniziativa, parla di «una iniziativa che dà una risposta concreta alle persone con disabilità. Non è integrazione portare i ragazzi al luna park a divertirsi insieme a tutti gli altri?». «Si tratta di un'iniziativa lodevole», gli fa eco Simona Mulana, mamma di Jessica. «Queste polemiche non si comprendono, per i nostri figli trascorrere un paio d'ore al luna park è un'opportunità», aggiunge. «Noi continuiamo a prendere le distanze da questa iniziativa», dice Stefania Rosas, direttrice regionale di Special Olympics. «Per veri progetti di inclusione occorre coinvolgere tutte le associazioni, parlare con le famiglie dei ragazzi. Perché ritagliare una giornata ad hoc? In questo modo si dà un messaggio sbagliato».
Polemiche a parte, per alcuni ragazzi domani sarà la prima volta al luna park. Non per Elia Salis, 28 anni. «Ho provato diverse attrazioni. Ma ora voglio salire sulla giostra più alta d'Europa».
Mauro Madeddu