Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Rombo di tuono a vita numero uno del Cagliari

Fonte: La Nuova Sardegna
20 dicembre 2019

Rombo di tuono a vita numero uno del Cagliari

Tommaso Giulini ha ufficializzato la scelta: presidenza onoraria a Riva Novità nel cda: entrano il figlio di Gigi, Nicola, e il manager Fedele Usai

CAGLIARI. L'incoronazione ufficiale è quella di presidente onorario. Senza durata, come si fa per i miti senza tempo. Con la formula non scritta del "sino a quando lui vorrà". Incarico accettato a patto, è una "clausola" suggerita da lui, di non esagerare, di non farne una cosa troppo grande. Di non puntare troppo i riflettori su di lui. Perché Gigi Riva vuole bene al suo Cagliari e, se lo cercano, lui c'è. Ma, secondo il suo carattere schivo e riservato (è così da quando era ragazzino), vuole ricoprire il suo ruolo senza essere ingombrante. Magari con il contributo di qualche battuta o impressione come quelle scambiate con il presidente Tommaso Giulini all'indomani della gara con la Lazio. Poi, a decidere, sarà sempre e solo Giulini.

L'annuncio lo aveva dato qualche giorno fa proprio il presidente. E la nomina è stata resa ufficiale ieri mattina al termine del consiglio di amministrazione. Ma c'è di più. Ed è in qualche modo un messaggio chiarissimo: nel cda entra anche il figlio di Riva, Nicola. Altra novità del consiglio: il manager cagliaritano Fedele Usai, amministratore delegato di uno dei più importanti gruppi editoriali al mondo, la Condé Nast, assume il ruolo di vicepresidente assieme a Stefano Filucchi.


Riva, sempre Riva. Perché, se la storia del Cagliari comincia nel 1920 e questo è l'anno del centenario, il 2020 celebrerà il mezzo secolo dello scudetto. E lí la storia del Cagliari e di Rombo di Tuono diventano una cosa sola. «Riva è il primo tifoso della squadra- ha detto Giulini nella conferenza stampa di fine anno incentrata soprattutto sul "ritorno" del bomber- tutto è nato naturalmente dopo alcune chiacchierate. Lui vuole essere considerato amico e tifoso del Cagliari: è un modo per esserci più vicino in un anno particolare, quello dei 100 anni e dei 50 dallo scudetto. Una grande emozione ma anche un imbarazzo: mi chiedo chi sono io per parlare di un mito. Mi piace però, insieme a lui, regalare un’emozione agli innamorati del Cagliari». Trattativa più facile di quella condotta da Andrea Arrica per portare il magrissimo attaccante del Legnano in rossoblù nel 1963. «Curioso come un rapporto così grande- ha detto Giulini- sia nato da una stretta di mano nell'intervallo di una partita della nazionale Juniores». Giulini e Riva hanno parlato anche martedì scorso: «Mi ha ringraziato- ha detto Giulini- ma chi lo deve ringraziare siamo noi. Ritiene che la squadra sia ben organizzata e capaci di imporsi. Ritrova, lo ha detto anche Tomasini che nel frattempo si era unito a noi, che in questa squadra ci sia lo spirito dei vecchi tempi. Era dispiaciuto per la sconfitta con la Lazio. Eravamo d’accordo: andava chiusa prima».

Stadio. La prima pietra del nuovo impianto sarà posata nel settembre del 2021. Ma c'è da risolvere subito la questione progetto. «Dovremo limare gli ultimi dettagli- ha detto il numero uno rossoblù- alla luce della decisione del comune di scorporare gli spazi commerciali dallo stadio». Passaggio successivo il progetto esecutivo: «Ci auguriamo tra giugno e settembre- ha continuato Giulini- di averlo pronto per la presentazione al Comune. A quel punto l’amministrazione ha 180 giorni per dichiarare la pubblica utilità». E siamo già al 2021: «Ci sarà il bando- ha spiegato- al quale parteciperanno presumibilmente diversi costruttori. Per l’assegnazione ci sono- salvo intoppi- novanta giorni».

Mercato. Giulini incontrerà il diesse Marcello Carli dopo la gara con l'Udinese. Nandez resterà in Sardegna, giura Giuliini: «Apprendo dalla stampa- ha detto il presidente- di una udienza a gennaio. In società non è ancora arrivata alcuna notifica». Buone notizie per il recupero di Cragno: a disposizione (visita permettendo) per la gara di Coppa con l’Inter il 14 gennaio». Tempi più lunghi per Pavoletti: marzo. Giulini prudente su eventuali rinforzi: «Difficile valutare- ha detto- quando abbiamo cinque o sei giocatori fuori».