Nuovo stadio, i documenti di Cagliari calcio e Arst che bocciano il piano di Sant'Elia
CAGLIARI. Garbate e tecniche. Ma sembrano più stroncature che osservazioni quelle presentate dal Cagliari calcio e dall'Arst sul progetto guida per Sant'Elia, approvato dal consiglio comunale per spianare la strada alla costruzione del nuovo stadio del Cagliari. Meglio, queste erano le intenzioni. Perché se il progetto definitivo per la nuova casa rossoblù, con hotel e negozi intorno, è ancora ben lontano dal vedere la luce, arrivano le richieste di correttivi, profondi, rispetto alla cornice urbanistica che il Comune ci aveva disegnato intorno.
A sollevare le perplessità maggiori è proprio il Cagliari . Perché il Comune chiede che lo stadio non abbia “la dimensione e l’impatto volumetrico di un edificio chiuso e massiccio”. Dalla società rispondono che questo, oltre a essere poco funzionale per uno stadio – in quanto tale chiuso – perché adeguarsi “porterebbe alla modifica sostanziale dell’intera struttura concettuale dello studio di fattibilità dichiarato di pubblico Interesse il 29 marzo 2019”.
Emerge, inoltre, che nel piano del Comune mancano oltre 750 parcheggi. Scrive il Cagliari che “gli stalli di pertinenza dello stadio previsti dal progetto Guida in numero di 4.657, risultano essere inferiori a quelli minimi richiesti dalla normativa vigente”, che dovrebbero essere 5415. Quindi gli ingegneri della società chiedono che vengano trovati spazi in un'area adiacente.
Poi la grana dei “volumi destinati agli spazi commerciali e delle relative aree destinate a parcheggio pertinenziali, che secondo il Cagliari risulterebbero non corretti. Gli spazi dedicati ai negozi sarebbero troppo ristretti rispetto al progetto preliminare, mentre è previsto un parcheggio in struttura che, dicono dal Cagliari, “sebbene risulti essere una buona scelta dal punto di vista commerciale, costituirebbe un aggravio dei costi di costruzione dell’edificio”. In più viene bocciata la previsione di costruire un nuovo ponte sul canale di San Bartolomeo, all'altezza di via Rockfeller, perché secondo la società verrebbe bocciato dalla Questura.
E poi c'è L'Arst, con il dg Carlo Poledrini, che in poche parole dice che la linea della metro per il Poetto, contenuta nel piano guida, differisce da quella già approvata da tempo dal Comune. E l'alternativa prevista non consente “di rispettare la corretta progettazione planoaltimetrica del tracciato”. In sintesi: anche la metro leggera si schianta sul nuovo stadio. Che ancora non c'è. E non ci sarà per molto.