Rassegna Stampa

Il Sardegna

Raffinata danza scaligera

Fonte: Il Sardegna
21 settembre 2009

Teatro Lirico Un successo internazionale per un classico della storia del balletto. Roberto Bolle protagonista indiscusso di “Sogno di una notte di mezza estate”.
di Anna Brotzu

Viaggio nel regno delle fate e degli elfi sulle note di Felix Mendelssohn- Bartholdy con il meraviglioso Sogno di una notte di mezza estate coreografato da George Balanchine, in cartellone da mercoledì alle 20.30 al Teatro Lirico di Cagliari nel poetico e raffinato allestimento di una delle più celebri e prestigiose compagnie di danza del pianeta: il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Gli strani e dispettosi amori di Oberon e Titania, le fughe e gli inseguimenti dei giovani innamorati che si perdono e si ritrovano con la maldestra regia di Puck, e le feste in onore del duca di Atene e dell’amazzone Ippolita, nonché la surreale trasformazione del povero Bottom, saranno interpretati da étoile e artisti ospiti e dai primi ballerini e i solisti dell’ensemble scaligero.
NEL CAST spiccano i nomi della moscovita Polina Semionova, che si alternerà a Francesca Podini e Gilda Gelati nel ruolo della regina fatata, la capricciosa Titania, e Roberto Bolle (nonché Antonino Sutera e Alessandro Grillo) in quelli del suo sposo Oberon signore degli Elfi. Massimo Murru (come Mick Zeni e Marco Agostino) sarà il cavaliere della notturna sovrana e la grazia arguta e l’efebica leggerezza danzante del malizioso Puck sarà incarnata da Riccardo Massimi (e Maurizio Licitra e Federico Fresi). Impreziosiscono il “Sogno” scaligero le scene e i costumi di Luisa Spinatelli, che regalano una nuova veste, consegnandolo ai fasti e a un successo internazionale, a un classico della storia del balletto firmato dal grande coreografo russo per il New York City Ballet. Omaggio al genio dell’artista pietroburghese a cent’anni dalla nascita e venti dalla scomparsa, la rilettura del capolavoro di Balanchine richiama, come svela il critico e docente di estetica della danza Marinella Guatterini, un “curioso primato” del Teatro alla Scala: qui nel 1855, ventun anni prima de Le songe d’un nuit d’été di Marius Petipa, Giovanni Casati allestì il suo “Shakespeare”, sorta di coreodramma sulla falsariga del “Sogno”. E il duecentenario di Mendelssohn offre l’occasione per l’evento cagliaritano, che vedrà sul podio David Garforth alla guida dell’orchestra e del coro della fondazione e la partecipazione degli allievi delle scuole di balletto della Sardegna nel ruolo dei piccoli elfi.¦