Rassegna Stampa

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Restauro contestato a Cagliari, dopo la bufera sparisce il rosso dal portale del ‘700 a Castello

Fonte: web Castedduonline.it
28 agosto 2020

Restauro contestato a Cagliari, dopo la bufera sparisce il rosso dal portale del ‘700 a Castello

Rivolta contro il recupero del varco dell’ex Caserma San Carlo di via Santa Croce. “Il portale di marzapane”, l’avevano definito gli ecologisti. Dopo le polemiche è stato ridipinto con un colore più neutro

 

Niente più rosso. Cambia colore il portone dell’ex Caserma San Carlo di via Santa Croce. Un colore più neutro che dovrebbe mettere la parola fine alla vicenda. Dopo le polemiche sollevate dall’Istituto italiano dei Castelli, in città sono esplose le polemiche sul restauro del varco dell’antica struttura.

“Il portale dell’ex Caserma San Carlo, ricavata sui bastioni storici del Castello di Cagliari, sembra diventato di marzapane grazie a un restauro che, molto benevolmente, potrebbe definirsi fantasioso”, così ha commentato Stefano Deliperi del Gruppo di Intervento giuridico

“Ben poco si comprende della struttura originaria, per non dire altro”, ha aggiunto, “si ignora se tale restauro sia stato autorizzato con le modalità attualmente rilevabili”.

La caserma venne realizzata nel 1738 con il re di Sardegna Carlo Emanuele III su progetto di ingegneri militari quale sede del reparto di cavalleria Dragoni di Sardegna (poi Cavalleggeri di Sardegna) ed ebbe funzione militare (Genio, Intendenza, Carabinieri) giungendo ad ospitare 300 soldati e 40 cavalli, fino alla fine dell’800, quando venne sdemanializzata e venduta a Privati.

Durante la II guerra mondiale ospitò un reparto militare e venne bombardata (1943). Ora in parte è residenza privata, in gran parte è di proprietà del Comune di Cagliari, adibita a centro museale (complesso Ghetto degli Ebrei).

L’intero complesso è “bene culturale” e l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inviato (26 agosto 2020) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo il restauro in corso, coinvolgendo il Ministero per i Beni e Attività Culturali e Il Turismo, la Soprintendenza per Architettura, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, il Comune, i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale.