Rassegna Stampa

Il Sardegna

Addio al nuovo Amsicora bocciato il resort per sportivi

Fonte: Il Sardegna
5 ottobre 2009

La sentenza. Il Tar respinge il ricorso della società sulla ristrutturazione dello stadio

«Troppo cemento per l'albergo rispetto agli impianti, il Piano urbanistico non lo permette »

Elena Laudante elena.laudante@epolis.sm ¦

Il sogno di trasformare l'Amsicora in un resort per sportivi sembra tramontato. Dopo i pareri negativi del Comune, una sentenza del Tar stabilisce che quel progetto firmato Sergio Raggio (Ksa Entertainment Srl) non può essere realizzato. Perché come il Consiglio comunale aveva stabilito, «la volumetria prevista risulta destinata in misura notevolmente rilevante alla struttura alberghiera a discapito delle aree destinate allo svolgimento di attività sportiva». La ragione è semplice: «Le norme di attuazione del Puc - si legge nella motivazione - confermano la caratterizzazione prevalentemente sportiva della sottozona in questione ». Dunque, troppo cemento riservato all'area ricettiva, troppo poco a piscina (olimpionica), campo da hockey e da calcio. Col verdetto emesso venerdì dalla seconda sezione, i giudici Rosa Maria Panunzio (presidente), Francesco Scano (consigliere) e Mario Lensi (estensore), hanno rigettato il ricorso presentato dalla società Ginnastica Amsicora, assistita dai legali Alessandro e Monica Dedoni contro le delibere del Comune (tutelato da Genziana Farci e Federico Melis) che bocciavano la proposta, illegittime secondo i ricorrenti. Salvo un capovolgimento in Consiglio di Stato, sembra finisca qui l'annosa vicenda che ha visto Ruggero Ruggeri, ma soprattutto l'imprenditore Sergio Raggio, contrapposti al Comune nel tentativo di ristrutturare lo stadio di Gigi Riva. Raggio aveva ideato un progetto molto gradito ai soci di viale Diaz. Il piano di lottizzazione comprendeva un albergo di 250 stanze che sarebbe dovuto sorgere su via dei Salinieri, con piscine olimpioniche, sala congressi, campo da hockey e un tappeto verde da calcio, ovviamente. In totale, 30mila metri quadrati di superficie destinata all'attività fisica e 11mila alla zona ricettiva. Questi i dati divulgati dalla società. Ma la proposta è rimasta chiusa in un cassetto degli uffici comunali per quattro anni, da quando nel 28 febbraio 2004 Raggio sottopose il piano particolareggiato al vaglio dei dirigenti per ottenere le concessioni. Soltanto nel 2008 era arrivata la risposta definitiva, dopo un tira e molla di modifiche sulle volumetrie e divisioni tra esponenti politici. Il Comune era contrario all'impatto di un albergo che sembrava potesse diventare un mostro di cemento, ma pure la riduzione di volumetrie proposta dalla società non era stata accolta di buon grado. Il 5 marzo 2008 era arrivato il parere contrario del Consiglio al piano attuativo perché si ritenevano disattese le richieste di limitare le cubature destinate a foresteria, delibera che l'Amsicora ha impugnato. E che il Tar considera legittima: ¦


Le chiavi

1 La prima sentenza ¦
¦ Il Tar aveva già bocciato il primo ricorso, presentato però dall'imprenditore Sergio Raggio, della Ksa Entertainment, che avrebbe dovuto costruire il resort.

2 Nessun danno da risarcire ¦
¦ No al risarcimento chiesto dall'Amsicora per riparare al ritardo con il quale il Comune ha risposto.